Un albero in ricordo delle vittime del Covid, l'ospedale di Gorizia diventa più verde

Nuova iniziativa di Legambiente, mirata a ridurre l'inquinamento nell'area del nosocomio. Rinnovato l'impegno.

In occasione della Giornata mondiale della Terra, il circolo Legambiente di Gorizia ha collocato diversi alberelli a dimora presso il parco dell'ospedale civile di Gorizia. Lo ha fatto nella mattinata di giovedì 6 maggio, scegliendo un prunus kanzan, un bagolaro e tre roveri americani, andando così a continuare a rinverdire alcune aree verdi fronte nosocomio e dietro, rimaste vuote, in continuità con quelle esistenti.

La donazione del “prunus kanzan” è stato messo a dimora come evento simbolico, per ricordare le persone mancate a causa del Covid, per le loro famiglie ed ai tanti medici, infermieri, operatori sanitari e tutti coloro che si sono prodigati e si stanno prodigando ad assistere le persone bisognose di cure. Già da qualche anno, Legambiente di Gorizia - anche in occasione della Festa dell'Albero - ha messo a dimora nella stessa area decine di alberi di varie essenze.

Dal 2010 a tutt'oggi, sono state collocate alcune betulle, bagolari, aceri campestre, carpino bianco, un prugnolo ed un sanguinello , assegnate da parte del vivaio della Forestale regionale all'ospedale della città. Complessivamente, il risultato sperato è ridurre l'inquinamento acustico, aiutare a meglio integrare dal punto di vista paesaggistico la struttura ospedaliera al resto della città, e non ultimo, anche nel nostro piccolo, cercare di contrastare il cambiamento climatico globale.

"Vogliamo ricordare inoltre i benefici delle piante negli ospedali - scrive il circolo in una nota - e l'importanza di creare spazi verdi e naturali nei luoghi di cura, per migliorare la qualità della nostra vita e soprattutto in questo caso favorire il processo di cura e di guarigione". Alla cerimonia della messa a dimora erano presenti la responsabile Infermieristica della struttura, Orietta Masala; la portavoce del direttore sanitario Daniele Pittioni, alcune coordinatrici infermieristiche ed assistenti sanitarie, nonché alcuni soci del gruppo.

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