Alberi tagliati nel piazzale della stazione a Gorizia, la protesta di Legambiente

Alberi tagliati nel piazzale della stazione a Gorizia, la protesta di Legambiente

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Alberi tagliati nel piazzale della stazione a Gorizia, la protesta di Legambiente

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 21 Mag 2024
Copertina per Alberi tagliati nel piazzale della stazione a Gorizia, la protesta di Legambiente

L'associazione ambientalista critica la scelta di rimuovere le piante dall'area, l'assessore Del Sordi replica: «Progetto di Rfi, non del Comune».

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Legambiente torna alla carica contro il taglio degli alberi, nuovamente nei pressi del Centro intermodale passeggeri di Gorizia. Se nei mesi scorsi l’associazione aveva protestato contro l’eliminazione di alcune piante per creare il nuovo impianto di lavaggio nella proprietà di Apt, questa volta al centro dell’attenzione è il lavoro in piazzale Martiri per la Libertà d’Italia, che nelle scorse ore ha visto l’eliminazione di tre bagolari, già contrassegnati da un bollino rosso, secondo l’ordinanza della Polizia locale.

«Gli alberi - spiega la presidente del sodalizio, Anna Maria Tomasich - sembravano godere di ottima salute e non riusciamo a capire in che cosa consistano i “lavori di manutenzione di fabbricati ferroviari e aree esterne a servizio dell’esercizio ferroviario” che hanno indotto le autorità ferroviarie  a chiedere  il loro abbattimento e le autorità comunali a concedere il nulla osta. Ricordiamo che gli alberi, soprattutto se di notevoli dimensioni, come i tre bagolari della stazione, svolgono un importante ruolo a livello ecosistemico».

L’esponente ambientalista rimarca quindi che queste piante «assorbono gas climalteranti e polveri sottili e contribuiscono a mitigare le ondate di calore) e il loro valore può anche venir calcolato in termini monetari». Tomasich si chiede «se l’autorità che ha avvertito la necessità di far eseguire i suddetti lavori (Comune o Rfi?), nell’affidare l’incarico della loro progettazione, abbia fatto presente ai progettisti la necessità di salvaguardare il più possibile l’ingente patrimonio vegetale esistente sul piazzale».

Legambiente si domanda anche «quali sono le motivazioni addotte per abbattere tre bagolari (su dieci?) della fila di fronte alla stazione, che nel corso degli anni ha conseguito un proprio equilibrio, che viene ora compromesso dall’eliminazione dei tre esemplari condannati? Quali sono le giustificazioni per alienare un patrimonio di tutti? È prevista una “compensazione” della massa vegetale asportata con la messa a dimora di altri alberi, anche se questa richiede moltissimi anni per veder realizzati i propri effetti?»

«Si è fatto un sondaggio - incalza l’associazione - per ottenere il parere degli abitanti dell’area e dei numerosi utenti dei mezzi di trasporto pubblico (treni e autobus) che passano per il piazzale circa l’abbattimento dei bagolari? Durante i lavori di restyling, come si prevede di salvaguardare gli alberi non destinati ad essere abbattuti? Esistono delle norme precise in materia  e auspichiamo che la ditta incaricata dei lavori ne sia edotta e le rispetti integralmente». Da qui, la rinnovata richiesta per «un regolamento del verde urbano che metta un po’ d’ordine in questa materia».
 
Tomasich elenca quindi le altre specie abbattute negli ultimi tempi: dagli olmi siberiani in via dei Cordaioli agli ippocastani in piazzetta Bernardelli, dai pini domestici in via Caduti di Nasiriyah ai cedri del Libano in parco Basaglia e nell’ambito dell’ex caserma di via Duca d’Aosta, «per non parlare dei platani dei Giardini (erano proprio così malati da non poter tentare di salvarli?), della vegetazione nella valletta del Corno e del parco di villa Coronini». Dal canto suo, l’assessore all’Ambiente Francesco del Sordi precisa che l’intervento è stato di Rfi.

«Non è un progetto del Comune - rileva l’esponente della giunta - ma questi tagli non vengono fatti a caso. I nuovi spazi servono ad adeguare il servizio di Apt: il nuovo piazzale e il Terminal bus prenderanno più spazio complessivamente rispetto le attuali aree. In compensazione verrà realizzato il giardino dei sensi e profumi. È evidente che questi interventi non vengono fatti per fare dispetto a qualcuno, c’è anche un costo importante da sostenere». In ogni caso, Del Sordi ha rimarcato che approfondirà la tematica.

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