«Alberi abbattuti per la ciclabile», Zanella critica sul progetto del Gect

L'esponente della minoranza accusa: «Percorsi fuori da ogni logica».

Arrivano le critiche di Alessandra Zanella, consigliere comunale del gruppo La nostra città, sul progetto della ciclabile transfrontaliera del Gect. In particolare, l'esponente della minoranza punta il dito sul tratto via degli Scogli-via Don Bosco-via dei Torriani-via dei Cordaioli. "Con quale criterio è stato scelto il percorso che dal confine di via degli Scogli scende fino all'intersezione con via Don Bosco" la domanda della consigliere, evidenziando che si tratta di "un percorso, già a doppio senso di marcia, che vedrà una ciclabile-pedonale 'sovrapposta' alla carreggiata per le autovetture".

"La strada, già molto stretta e pericolosa cosi come è, senza marciapiedi, non può essere in grado di sostenere anche un percorso ciclo-pedonale. Oltrettutto la Zona 30 non viene rispettata" accusa, chiedendo poi "con quale criterio si raccorda questo tratto di ciclabile con via dei Torriani, attraversando via Don Bosco davanti al supermercato, dove il traffico è elevato, con una serie di gincane per passare poi tra i tavolini del bar in via dei Torriani e per proseguire in via dei Cordaioli dove, poco prima dell'incrocio con via Brigata Pavia e viale Colombo, si è deciso di abbattere, pare nei prossimi giorni, due grandi alberi (considerati non di pregio)".

Piante che a memoria dei residenti, avrebbero una settantina di anni. Il tutto, aggiunge Zanella, "per far posto a venti metri di ciclabile, con la promessa di compensare da altre parti. Oltre a tutte le criticità evidenziate, come può essere sostenuta la realizzazione della ciclabile, che è uno dei paradigmi della sostenibilità, dell'armonioso inserimento della presenza umana nell'ambiente, eliminando gli alberi?". L'esponente puntualizza che "il tanto declamato 'no se pol0 per accusare una parte del Consiglio comunale di essere sempre contraria a qualsiasi innovazione o proposta, in questo caso può essere completato con 'no se pol far disastri'".

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