LA VISITA
Al Cuore dell'Europa: giornalisti del Friuli Venezia Giulia scoprono il Parlamento Europeo

Un'opportunità unica per una testata locale: un viaggio a Bruxelles per comprendere il funzionamento e l'importanza dell'Unione Europea.
La scorsa settimana, cinque giornalisti del Friuli Venezia Giulia – tra cui chi vi scrive, il direttore Bianchi e il caporedattore Ferrara - sia della comunità italiana che della minoranza slovena, sono volati a Bruxelles con un obiettivo: esplorare il funzionamento e il ruolo centrale del Parlamento Europeo. Un viaggio che, sia per una testata locale come Il Goriziano o il settimanale sloveno Novi Glas che per altre realtà - non solo della minoranza slovena in Italia - ma anche per chi, dal monfalconese, collabora con realtà nazionali come Avvenire e Famiglia Cristiana, rappresenta un passo fondamentale e formativo per la comprensione di come vengono prese le decisioni che influenzano la vita quotidiana di milioni di europei.
La prima serata ha visto un incontro di saluto con l’eurodeputata Anna Cisint, ex sindaco di Monfalcone, che ha accolto il gruppo con grande entusiasmo, dando il benvenuto all’interno delle istituzioni comunitarie. È stata proprio Cisint ad accogliere le richieste dei sodalizi e ad introdurli all’interno della ‘macchina’ europea. Nello specifico, per questa visita la Coldiretti Fvg, la Fidas Pordenone e l’Unione Cattolica della Stampa Italiana del Fvg che ha raccolto attorno a sé i vari giornalisti.
Il giorno successivo, si sono immersi nel cuore pulsante dell’Unione Europea con una visita che ha illustrato la composizione e il funzionamento del Parlamento, composto da 720 seggi distribuiti in base alla popolazione dei Paesi membri, e si presenta come una delle istituzioni più dinamiche e complesse dell'UE. La suddivisione politica dei seggi e le modalità con cui un Paese può aderire all'Unione sono aspetti dei quali spesso si sa troppo poco ma che sono fondamentali per comprendere le scelte strategiche dell’Europa. Spazio anche alla complessità della legislazione europea e alla composizione dei numerosi uffici e commissioni che lavorano parallelamente agli eurodeputati.
«Vedere dal vivo il luogo dove vengono prese tutte le decisioni che influenzano le vite di milioni di persone, è stato un momento di forte consapevolezza. Ogni seggio, ogni riunione, ogni decisione presa, ha un peso che va oltre le aule istituzionali di Bruxelles», hanno commentato alcuni dei presenti durante la visita all’emiciclo.
Il viaggio si è concluso con la visita al Parlamentarium, un museo interattivo che ripercorre la storia dell’Unione Europea. «Interessante è vedere come, attraverso una serie di eventi storici, diversi Paesi abbiano contribuito a creare l’UE che conosciamo oggi. L’UE che vediamo oggi è segnata da un periodo che sicuramente rimarrà nella storia: dalla pandemia alle guerre correnti», così ancora i partecipanti.
Chiaro l’impatto formativo per tutti i giornalisti, specialmente chi è impegnato in testate locali: «Un'occasione che ha permesso di avvicinarci a un mondo molto complesso. Le decisioni prese a Bruxelles non solo ci riguardano, ma spesso influenzano le nostre scelte, sia a livello locale che internazionale. Oggi, più che mai, molti non comprendono interamente il funzionamento e l’importanza dell'Unione Europea. Oltre a ciò che si vede alla televisione, si sente alla radio e si legge, c’è molto di più; c’è una struttura con delle dinamiche molto complesse. Un’organizzazione in costante evoluzione, nata da una lunga serie di eventi storici che l’hanno portata ad essere ciò che è oggi e che dovrebbe essere lo specchio della società europea. Le sue azioni, decisioni, risposte sono cruciali nella vita di ognuno di noi». Comune il pensiero, «un’esperienza non solo un'occasione formativa ma anche un’opportunità di riflessione, dato che l’Unione Europea fa parte della vita di tutti noi e della quale siamo cittadini attivi che dovrebbero esserlo ancora di più e ancor più consapevolmente».
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