la donazione
La solidarietà di Mossa e Lucinico per aiutare Toufaily, il giovane medico sarà sepolto in Libano
Grande risposta da parte della comunità locale, amici medici e connazionali a Trieste. La salma è partita ieri, già nominato il nuovo medico di base.
Sarà Dragan Bjelic a prendere il posto del compianto Ali Toufaily come medico di medicina generale a Mossa. Il dottore ha ricevuto nei giorni scorsi un incarico provvisorio da parte dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi), presso l’ambito territoriale del Consorzio di Gorizia che include anche i comuni di San Floriano del Collio e Savogna d’Isonzo. Il professionista entrerà in carico il primo gennaio 2024. Bjelic servirà anche in Parco Basaglia, presso l’Ambulatorio sperimentale.
Il nuovo medico (anche lui molto giovane) riceverà presso lo studio medico di Mossa in via XXIV maggio 59, per due giorni a settimana: lunedì dalle 15 alle 18 e venerdì dalle 9.30 alle 12.30. In via Vittorio Veneto a Gorizia, invece, avrà il proprio studio nella prima palazzina a sinistra, nell’ex Centro diurno. Qui accoglierà i pazienti per tre giorni a settimana: martedì dalle 9 alle 12, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18. È possibile già contattare il medico all’indirizzo email bjelicdragan.md@gmail.com.
Nel frattempo, la comunità locale insieme a quella dei colleghi sanitari e libanese a Trieste è riuscita a fa sì che la salma di Toufaily tornasse in patria. “È partita già ieri per il Libano” conferma Matteo Picerna, segretario del Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani (Snami) di Trieste, che nei giorni scorsi aveva lanciato una raccolta fondi per coprire i costi. Alla fine, grazie a questa iniziativa sono stati raggiunti circa 4mila euro, sufficienti per poter permettere il ritorno del giovane nel suo Paese natale.
Una vicenda che ha visto molto impegnata la stessa cittadinanza di Mossa e il Comune, rimasti shockati da quanto accaduto a pochi giorni da Natale. Il 29enne potrà così essere salutato dalla sua famiglia nella Terra dei cedri. “È stata raccolta una buona somma tra la comunità di Mossa e Lucinico - conferma la sindaca Emanuela Russian -, tra chi ha donato all’edicola La bottega di Gina e chi autonomamente. Ho ricevuto molte richieste dell’Iban in questi giorni. La comunità ha dimostrato ancora un volta grande sensibilità”.
“Ogni volta che è richiesto - rimarca la prima cittadina -, c’è una risposta immediata. Il trasporto delle persone è stato notevole”. A rendere ancora più traumatica la vicenda è stata sicuramente la giovane età del ragazzo, ma anche l’impronta che ha lasciato in appena due mesi di lavoro. Proprio per onorare il suo impegno, eventuali risorse in più rispetto ai costi da sostenere saranno destinati a realtà socio-assistenziali che operano sul territorio “per chiudere il cerchio”. Una decisione che sarà presa nelle prossime settimane.
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