Aiutare il verde, i consigli di Legambiente contro la siccità a Gorizia

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Aiutare il verde, i consigli di Legambiente contro la siccità a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 14 Ago 2022
Copertina per Aiutare il verde, i consigli di Legambiente contro la siccità a Gorizia

I suggerimenti di Legambiente per aiutare il verde pubblico, in autunno un incontro.

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Al pari di molte altre città italiane ed europee, anche Gorizia sta affrontando un periodo di siccità estrema, conseguenza del cambiamento climatico in atto. Le scarse piogge registrate negli ultimi giorni non hanno prodotto effetti significativi sul verde urbano e l’acqua è un bene da usare con molta parsimonia, per non giungere al razionamento. La terra è arsa, le piante soffrono e oltre alle foglie iniziano a perdere anche i rami più fragili. L'allarme arriva da Legambiente, che lancia l'appello per tutelare il verde.

A rischio sono soprattutto gli alberi e le piante da fiore recentemente piantati. Molti sono già morti ed altri purtroppo seguiranno se non riceveranno l’acqua di cui hanno estremo bisogno. Per il circolo locale, "è un dato di fatto che l’amministrazione comunale si è trovata impreparata a fronteggiare l’emergenza siccità, non disponendo né di un Piano d’intervento specifico, né di risorse proprie per gestire questa situazione straordinaria (che rischia di divenire ordinaria)". Rimarca che è "anche certo che per rimpiazzare le piante morte saranno necessarie precise strategie"

Si tratta di scelta delle piante e tecniche di piantumazione, "nonché adeguate risorse finanziarie. Investimenti che vanno considerati prioritari se si considera il ruolo che il verde pubblico riveste nel nostro ecosistema e per la nostra salute. In altre città è già partita la mobilitazione dei cittadini per salvare il verde pubblico. Per queste ragioni, Legambiente Gorizia lancia un appello urgente ai cittadini tutti affinchè facciano la loro parte". Al grido di allarme ha già risposto il comitato Amici del Parco sull’Isonzo di Campagnuzza-Sant’Andrea.

L'associazione elenca quindi alcune buone pratiche per "adottare” un’aiuola, un piccolo giardino, un alberello, una pianta del nostro parco, del nostro quartiere, nei pressi della nostra casa ed annaffiamoli con acqua di recupero. In particolare: raccogliendo l’acqua piovana; recuperando l’acqua del risciacquo della frutta e verdura; recuperando l’acqua di bollitura delle verdure, diminuendo l’apporto di sale; recuperando l’acqua della doccia mentre aspettiamo che si scaldi; evitando i ristagni nei vasi di fiori per non danneggiare le radici e prevenire la riproduzione delle zanzare.

Attenzione anche a collocare alla base delle piante la pacciamatura (piccoli pezzi di corteccia, rametti e foglie secche) per favorire il mantenimento dell’umidità del terreno; e anaffiare nelle ore giuste le piante (mattino presto e tarda sera). Legambiente, inoltre, in autunno organizzerà un incontro sul ruolo del verde urbano e sull’importanza, per le amministrazioni comunali e per i gestori dei servizi idrici, di dotarsi di un piano sulla base del quale intervenire prontamente nel caso in cui tali eventi si ripetano in futuro.

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