Agricoltura, artigianato e artisti: apre la fiera dei mestieri a Gorizia

Agricoltura, artigianato e artisti: apre la fiera dei mestieri a Gorizia

l’esposizione

Agricoltura, artigianato e artisti: apre la fiera dei mestieri a Gorizia

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 08 Dic 2023
Copertina per Agricoltura, artigianato e artisti: apre la fiera dei mestieri a Gorizia

In pochi metri quadrati è possibile scoprire e conoscere un’incredibile quantità di storie ed eccellenze goriziane: dopo l’inaugurazione di oggi, domani l’ultimo giorno di apertura.

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“Oggi a Gorizia è iniziata una nuova avventura, che vuole portare lustro e risalto a quello che è il genio italiano: la piccola e media impresa artigianale”. Con queste parole il presidente di Gal Carso-Las Kras David Pizziga ha inaugurato questa mattina a Gorizia, nella cornice cinquecentesca di Palazzo Strassoldo, l’edizione “zero” di Go Makers. Con lui, al taglio del nastro, c’erano anche il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, l’assessore comunale alle Attività produttive Luca Cagliari, il consigliere regionale Diego Bernardis e il presidente di Confartigianato Gorizia Ariano Medeot.

Per quest’ultimo “non è un caso se ci troviamo in questo luogo, che trasuda storia e che ha rappresentato per anni il centro strategico, culturale ed economico di questo territorio”. Per Medeot l’iniziativa è anche l’occasione ideale per “trasmettere ai più giovani un concetto molto forte: non è un caso che nei banchetti troviamo nuove generazioni, ragazze e ragazzi che hanno saputo accogliere il saper fare”.

Soddisfazione condivisa a piene mani anche da Ziberna: “Innanzitutto queste tre ‘A’ sono stupende perché parliamo di ‘agricoltura’, parliamo di ‘artigianato’, parliamo di ‘arte’, tre elementi i cui prodotti neanche l'intelligenza artificiale, di cui si parla tanto adesso, sarà in grado di abbattere. Senza dimenticarci di come quella genialità artistica che caratterizza il nostro Paese affonda le proprie radici nella terra, in senso letterale: si crea arte dalla pietra, dal legno, dai metalli e dall’agricoltura. Coltivare la terra è un’arte”.

Le previsioni

Arte che però non è fine a se stessa: non solo può produrre ricchezza, ma può anche costituire un importante fattore di rilancio del territorio. Su questo punto si è soffermato in particolare Pizziga: “Per le prossime edizioni si potrà rilanciare insieme il mercato coperto, oltre all’area di via Rastello, a cui sono sentimentalmente legato. Nel giro di quattro, cinque anni, grazi ai soldi investiti dalla Regione in progetti come questo ritengo possibile una crescita del prodotto interno lordo del 5-6%: non è tantissimo, ma quanto basta per aiutare a invertire un indice da negativo a positivo”.

Un territorio, il Goriziano, che secondo Pizzica ha ancora enormi potenzialità non sfruttate: “Siamo la porta sui Balcani. Se riuscissimo a creare degli incubatori, anche di scienza, della vasta area danubiana, avremmo le idee, la creatività, le mani, i soldi e gli stabilimenti per poter generare una nuova ricchezza economica, specialmente per i più giovani”.

Gli espositori

Ma veniamo ora ai veri protagonisti della manifestazione. In pochi metri quadrati è infatti possibile scoprire e conoscere un’incredibile quantità di storie ed eccellenze goriziane.

Tra i primi espositori in cui ci si imbatte c’è Ilaria Tassini, nota fotografa goriziana, che può certamente rappresentare a pieno titolo la fusione semantica tra artigiani e artisti. “Ho scelto di portare una serie di mie foto intitolata ‘Donne in fiore’. Una scelta artistica che ha avuto origine dalla foto che avevo scattato a una giovane incinta, il cui velo, fluttuando in aria, mi ricordava la forma di un fiore. Da qui l’idea di trasformarlo in una rosa, fiore a cui sono particolarmente legata, oltre a essere iconicamente fortemente legato al nostro territorio. Da questo quadro ne è nata una serie che sto continuando a integrare con altre opere, a mano a mano che trovo la giusta ispirazione”.

I più piccoli potranno avvicinarsi all’arte della fotografia grazie a un laboratorio che la stessa Tassini andrà a curare. Alle 11 di domani potranno così condividere un’esperienza di creatività in connessione con la magica atmosfera delle festività natalizie. Per i bambini l’iscrizione sarà gratuita e sarà richiesto loro solo di portare una fotografia per creare insieme la lettera perfetta per Babbo Natale.

Sempre nella stessa sala sarà anche possibile riscoprire la sopraffina arte del merletto goriziano, grazie all’associazione di Gradisca d’Isonzo Fuselliamo. “Nata nel 2006 su iniziativa di alcune maestre merlettaie, l’associazione si è affermata come importante centro di formazione in un’area estesa anche oltre la nostra regione”, ha spiegato Rosita D’Ercoli. Si possono seguire dei corsi anche in Slovenia, a Veliki Dol, nel Carso, un sabato al mese, mentre non mancano anche i contatti con Idrija, un legame, quest’ultimo, risalente a oltre un secolo fa, quando ai tempi dell’impero austro-ungarico fu introdotta la Scuola viennese.

Percorrendo pochi metri ci si imbatte nello stand della ceramista goriziana Sandra Olivieri, titolare del laboratorio di produzione artigianale Asperitas, in via Trieste. Mentre di fronte si trovano gli spazi espositivi della tappezzeria Pavesi – la cui seconda sede, in via Oberdan, si è recentemente ampliata – e quelli del laboratorio Antracite Gioielli di Sergio Figar, con sede in via San Giovanni. Figar, in particolare, grazie alla sua capacità di lavorare metalli e intagliare pietre preziose come l’oro e l’opale, riesce a realizzare personalmente i propri gioielli conquistandosi una clientela internazionale che spazia tra l’Europa e gli Stati Uniti.

Dietro ognuno di questi artigiani e realtà si cela una storia che meriterebbe di essere approfondita in uno spazio a sé. Storie che, insieme, compongono quel mosaico straordinario rappresentato da Gorizia e dal suo territorio transfrontaliero. Go Makers, fin dal suo primo giorno si è così rivelato un’ottima occasione per conoscerle, degustando al contempo anche le prelibatezze enogastronomiche offerte da chef come Chiara Canzoneri e dai migliori produttori vitivinicoli di un’area che si estende tra il Carso e il Collio-Brda.

Foto Tibaldi

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