il lutto
Addio a Piera Fabbro, ex insegnante di educazione fisica amata a Gorizia
Si è spenta dopo una lunga malattia, aveva insegnanto al polo liceale e all'Itas D'Annunzio. Portava i ragazzi a fare sci, il ricordo dei colleghi.
Era una persona che si poteva identificare con il suo sorriso, più forte anche della malattia che l’aveva colpita da tempo. Si è spenta nella notte Piera Fabbro, storica professoressa di educazione fisica a Gorizia andata in pensione circa tre anni fa, ma il cui ricordo è ancora indelebile in molti suoi ex studenti dei licei Duca degli Abruzzi e Slataper, nonché dell'Itas D’Annunzio dove aveva iniziato il percorso. Classe 1958, era arrivata al polo liceale nel 2010, portando con sé il grande amore per lo sport.
“Era una docente che ha lavorato per i ragazzi prima di tutto - la ricorda la professoressa Raffaella Sellan, che ha condiviso con la collega molti anni sia al D’Annunzio che al liceo scientifico -, aveva mille passioni tra cui quella per le lingue straniere. Era spesso in stage linguistici insieme ai ragazzi”. Una curiosità, la sua, che cercava di trasmettere anche ai suoi allievi, sia per quanto riguardava l’aspetto didattico ma soprattutto quello umano, divulgando anche temi importanti come la donazione del midollo osseo.
Sempre pronta nei progetti legati alla salute e alla prevenzione, tra gli sport il suo preferito era certamente lo scii, accompagnando anche gli studenti nel progetto Neveland, l'iniziativa che ogni anno portava i ragazzi sui campi innevati. “Era di una professionalità indiscutibile - prosegue Sellan -, sapeva tutto dei ragazzi e non dimenticava nulla di loro. Si annotava tutto”. Il ricordo che emerge anche da tanti altri colleghi che l’hanno conosciuta è quello di una donna sempre disponibile, che lascia un patrimonio umano.
Aveva la forza di prendere le cose sempre con il sorriso, come ricordano anche le pagine social degli istituti dove ha insegnato con una foto emblema del suo essere. “Ci lascia un patrimonio prezioso di cui fare tesoro - la ricordano allo Slataper, dove ha insegnato gli ultimi anni -, non solo la sua umanità, generosa disponibilità e professionalità, ma anche una forza incredibile, la tenacia di lottare sempre e la voglia di divertirsi”. Lascia due figli, Michele e Camilla, e il marito Giulio anch’egli docente di scuola superiore. La data dei funerali non è stata ancora resa nota.
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