Addio a Gigi Riva, il racconto di Toni Capuozzo sul campione a Grado

Addio a Gigi Riva, il racconto di Toni Capuozzo sul campione a Grado

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Addio a Gigi Riva, il racconto di Toni Capuozzo sul campione a Grado

Di Redazione • Pubblicato il 23 Gen 2024
Copertina per Addio a Gigi Riva, il racconto di Toni Capuozzo sul campione a Grado

All'indomani della notizia della morte del grande campione, il giornalista friulano ricorda un aneddoto raccontatogli da un suo amico, legato all'isola.

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Ha segnato la storia del calcio italiano, tanto da essere ancora oggi il miglior marcatore della Nazionale. Ieri si è spento a 79 anni Gigi Riva, "Rombo di tuono" com'era soprannominato quando calcava i campi di Serie A. Anche se la sua storia è legata principalmente a Cagliari, dove ha vinto uno scudetto nel 1970, c'è un anedotto che lega la stella del pallone a Grado. A ricordarla è il giornalista Toni Capuozzo, pubblicando un post per salutare il grande campione, insieme a una vecchia foto in bianco e nero: ritrae un giovane accanto all'idolo Riva.

«Questa è una storia che mi è stata raccontata dal mio amico Toni Zanussi, artista - scrive il giornalista -. Molti anni fa, da ragazzino orfano cresciuto nei collegi, aveva trovato lavoro come cameriere in un albergo a Grado. Nella fotografia lo vediamo, con una giacca più grande di lui, accanto a Gigi Riva. Il campione era a Grado per le sabbiature, da solo. Il ragazzino lo serviva al tavolo, ogni sera. Poche parole, entrambi. Si capisce dalla foto che il ragazzino è intimidito davanti al fotografo, in un tempo in cui le fotografie erano una cerimonia».

«Un giorno Gigi Riva chiamò il ragazzino, lo fece salire sulla sua auto, un'auto da campione, rombo e luccichio, e lo portò a fare un giro, senza parlare. Quando venne il giorno della partenza salutò tutti, e il ragazzino lo ringraziò per quel giro in auto, tornando al lavoro. Il direttore dell'albergo lo chiamò. In una busta lasciata da Gigi Riva per il ragazzino c'erano più soldi di quanti il piccolo cameriere guadagnasse in una stagione». È noto che il campione frequentasse l'Isola del sole negli anni Settanta, arrivandovi per guarire da un grave infortunio rimediato con gli Azzurri in una partita a Vienna, nel 1970.

Foto Toni Capuozzo/Facebook

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