Staranzano, addio ai casoni della Quarantia: «Ripristino ambientale, era compito dei privati»

Addio ai casoni della Quarantia, saranno demoliti: «Ripristino ambientale»

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Addio ai casoni della Quarantia, saranno demoliti: «Ripristino ambientale»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 02 Dic 2022
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Casoni, pontili e opere accessorie abusive saranno abbattuti. Saranno preservati gli alberi, lavori non invasivi.

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Il Comune di Staranzano ha approvato il progetto esecutivo per la demolizione dei "Casoni" posti lungo il Canale della Quarantia in località Punta Barene, Burri, Pancere e Brancolo Morto. I lavori rientrano nel progetto di riqualificazione del litorale con una particolare attenzione per l'area naturale sotto la tutela della Regione e del comune.

La responsabile dei lavori è l'architetto Agnese Presotto mentre il coordinamento della progettazione è affidato al geometra Elena Badin. Saranno sinteticamente tre le fasi dei lavori. La prima è quella dell'installazione del cantiere, la seconda riguarda la demolizione dei vecchi fabbricati in questione e l'ultima parte consisterà nella sistemazione delle opere esterne e nello smaltimento dei materiali.

Avranno quindi vita breve i Casoni 'abusivi'. L'amministrazione locale ha avvertito l'esigenza di riportare ad una situazione di piena legalità l'assetto insediativo della zona. Partiranno quindi anche le ordinanze di demolizione già emesse nei confronti dei proprietari - una ventina i soggetti interessati - che da tempo hanno disatteso tale compito.

La zona, oggi gravemente antropizzata e compromessa da un degrado generale, riacquisterà salubrità, sicurezza e rispetto della natura. Le aree interessate saranno quelle distanti meno di 300 metri dal mare. "Il quadro economico totale dell'opera è di 149mila euro - sono le parole dell'assessore ai lavori pubblici Manuela Tomadin - di cui 80mila derivano da un contributo regionale. Per la differenza, di 69mila euro, provvederemo attingendo dal bilancio comunale".

E ancora Tomadin: "Dopo l'approvazione del progetto esecutivo e l'aggiornamento dei prezzi - che hanno portato alla delibera di una variazione di bilancio ad hoc - per far fronte all'aumento dei costi dei materiali e delle opere in programma, si aprirà la gara per l'aggiudicazione dei lavori". Dunque il cantiere aprirà a metà gennaio e la durata delle operazioni prevista sarà di 119 giorni naturali e consecutivi.

"Si demolirà tutto ciò che sta sopra il cosiddetto pelo dell' acqua" ha specificato ancora l'assessore ai lavori pubblici. C'è da dire che i proprietari di quelle strutture avrebbero dovuto provvedere alla pulizia dell'area. Sarà però un ripristino ambientale che avrà un costo pubblico e non sostenuto dai privati.

L' obiettivo finale dell' amministrazione è quindi quello di eliminare il degrado e ripristinare la naturalità caratteristica del luogo. Casoni, pontili e opere accessorie abusive saranno abbattuti. Saranno preservati gli alberi presenti e i lavori non risulteranno invasivi per la fauna locale.

Inoltre - va detto - tra i provvedimenti per l'esecuzione dei lavori ci sarà la chiusura al traffico della pista ciclabile e l'occupazione di una parte del parcheggio dell'Isola della Cona dove verranno installati i servizi igienici chimici, un cantiere, una zona di carico e scarico e un'area di sosta per la ditta che si occuperà dei lavori. Lo standard qualitativo complessivo aumenterà e la Quarantia tornerà alle sue origini.  

Foto di Ivan Bianchi. 

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