Il personaggio
Addio ad Adriano Persi: si è spento l’ex sindaco di Monfalcone

Se l’è portato via una breve ma dura malattia. Era stato primo cittadino dal 1993 al 2001 e aveva sostenuto ancora il Centrosinistra nel 2016.
Si è spento alle prime luci dell'alba di oggi, martedì 29 ottobre, l'ex sindaco di Monfalcone Adriano Persi. Era ricoverato all'ospedale di Udine a causa di una malattia. Aveva 74 anni.
Sindaco dal 1993 al 1997 con la lista del PDS, era stato poi riconfermato per un secondo mandato fino al 2001. Nel 2016 aveva sostenuto la ricandidatura di Silvia Altran alle elezioni amministrative.
Attivo anche nel mondo associativo, era stato presidente della Banda Civica di Monfalcone e ha collaborato per anni alla realizzazione della Cantada, numero unico edito dalla Pro Loco Monfalcone in occasione del Carnevale.
«Un bravo amministratore, vicino alla gente e propenso all'ascolto delle persone - ricorda il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti - Persi è stato un sindaco importante per Monfalcone, distinguendosi anche per la sua capacità di gestione di situazioni complesse, come la trasformazione del cantiere navale con la prima ondata di trasfertismo, l'arrivo dei fondi legati al Piano per Panzano, la vicenda Snam. La sua scomparsa lascia un vuoto nella comunità monfalconese che guidò dal '93 al 2001».
«Adriano dimostrò l'attaccamento alla sua comunità anche successivamente agli impegni istituzionali, con la guida, come presidente, della Banda di Monfalcone, distinguendosi ancora una volta per disponibilità e affabilità nei confronti di tutti. Sempre ironico e piacevole di spirito, mancheranno i suoi consigli e i suggerimenti, sempre preziosi e mai interessati» conclude Moretti.
Ad esprimere il proprio cordoglio, è anche Enrico Bullian, consigliere regionale di Patto per l'Autonomia, che lo definisce «una figura di riferimento della Sinistra democratica isontina». «Ricordo la sua grande disponibilità e il suo essere “popolare” nella comunità - aggiunge Bullian - da ricercatore, ho avuto l’occasione di intervistarlo sulla sua attività anche nel mondo della cooperazione di consumo nel corso degli anni Settanta e Ottanta. Le condoglianze le rivolgo in particolare al figlio Lorenzo, mio coetaneo, con il quale spesso capita di confrontarci e scambiarci opinioni».
«Sicuramente il lascito più importante dell’azione di Persi, in virtù del coinvolgimento di tutti i consiglieri regionali eletti nel Monfalconese, fu la legge speciale per Panzano – afferma Fabio Del Bello, assessore comunale nei due mandati consecutivi di Amministrazione Persi - un unicum sul piano regionale ed un modello sul piano nazionale i cui effetti si fanno sentire tuttora».
«Grazie a lui – continua l’ex assessore di Centrosinistra - il “Villaggio operaio”, oggi denominato “Rione di Panzano”, è stato soggetto ad una grande riqualificazione i cui tre punti di forza di grande spessore storico-architettonico sono l’ex Aalbergo Impiegati, l’ex Albergo Operai nonché il complesso sportivo “Cosulich”. Contestualmente sono stati mossi i primi passi per il recupero delle Terme Romane che sarebbe stato portato a compimento dalle seguenti Giunte comunali, quelle a guida Pizzolitto e Altran. Fu redatto il nuovo Piano regolatore che, dopo innumerevoli varianti, è ancora tuttora in vigore». «Era un compagno della politica di sinistra, persona di cultura e sensibilità, che ho sempre ammirato e a cui ho guardato con profondo rispetto - ricorda la consigliera regionale dem, Laura Fasiolo - Persi non rimarrà nel mio ricordo solo per un comune sentire o per le collaborazioni nel corso della vita politica, ma per la sua sensibilità umana».
La grata memoria di suo figlio Lorenzo
Per ricordare suo padre, ha scritto un post social. Lorenzo Persi ne parla definendolo «figlio di una generazione fortunata che ha potuto guardare con fiducia al futuro». Cita poi la fiducia, la memoria e la sensibilità come «tre doti che non potevano far sì che il Papà si appassionasse alla causa politica, concretizzata un impegno convinto nel Partito, quello con la P maiuscola, nello sviluppo della cooperazione di consumo, nell'avere cura della città».
«Impegno che non sfociava mai nell'ideologia cieca – è stato - segretario del PCI cittadino, ma si è sposato con il matrimonio in chiesa insieme a mia mamma Dionisia, per dirne una. La stagione che molti ricordano, e che più lo inorgogliva, era quella dei suoi due mandati da Sindaco, tra il 1993 e il 2001».
«Dopo esserti preso cura di tutti per anni, è toccato a noi prenderci cura di te, anche se per così poco e più di tutti l'ha fatto Marina, esempio di tenacia e di amore, che sono felice che il destino ti abbia fatto incontrare in questi ultimi anni. Negli ultimi tempi tanti hanno potuto testimoniare l'amore che ti circonda, tanti si sono presi cura di te. Ti voglio bene Papà, sarò sempre con te e tu sarai sempre con me. Ora ritroverai la mamma: proteggete la nostra famiglia e i nostri cari dal Cielo».
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