Addio a Papa Francesco: nel 2014 la sua storica visita a Redipuglia

Addio a Papa Francesco: nel 2014 la sua storica visita a Redipuglia

L’annuncio

Addio a Papa Francesco: nel 2014 la sua storica visita a Redipuglia

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 21 Apr 2025
Copertina per Addio a Papa Francesco: nel 2014 la sua storica visita a Redipuglia

Il Santo Padre si è spento nella mattinata del lunedì di Pasqua. Il ricordo delle sue parole al Sacrario Militare.

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Il Mondo intero dice addio a Papa Francesco. La notizia della sua morte risale a poco prima delle ore 10 di oggi, lunedì 21 aprile. Il decesso è stato accertato alle ore 7.35 di stamane. L’annuncio è stato dato dal cardinal Kevin Farrell.

Le nostre terre ricordano la sua visita di sabato 13 settembre 2014 al Sacrario di Redipuglia. Fu una giornata piena di pioggia che non scoraggiò i fedeli a prendere parte alla messa. Nella sua omelia il Santo Padre pronunciò la storica frase: «La guerra è una follia».

«La cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al potere… sono motivi che spingono avanti la decisione bellica, e questi motivi sono spesso giustificati da un’ideologia; ma prima c’è la passione, c’è l’impulso distorto. L’ideologia è una giustificazione, e quando non c’è un’ideologia, c’è la risposta di Caino: “A me che importa?”. “Sono forse io il custode di mio fratello?” (Gen 4,9). La guerra non guarda in faccia a nessuno: vecchi, bambini, mamme, papà… “A me che importa?”» scandì Papa Francesco al Sacrario.

E ancora: «Sopra l’ingresso di questo cimitero, aleggia il motto beffardo della guerra: “A me che importa?”. Tutte queste persone, che riposano qui, avevano i loro progetti, avevano i loro sogni…, ma le loro vite sono state spezzate. Perché? Perché l’umanità ha detto: “A me che importa?”. Anche oggi, dopo il secondo fallimento di un’altra guerra mondiale, forse si può parlare di una terza guerra combattuta “a pezzi”, con crimini, massacri, distruzioni… Ad essere onesti, la prima pagina dei giornali dovrebbe avere come titolo: “A me che importa?”. Caino direbbe: “Sono forse io il custode di mio fratello”».

Nel luglio scorso Papa Francesco partecipò alla giornata di chiusura delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia presiedendo la messa in piazza Unità a Trieste.

Tra i vari messaggi di cordoglio che in questi minuti stanno inondando tutti i media e i social, per il Friuli Venezia Giulia è intervenuto il Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. «La morte di Papa Francesco all'indomani della Santa Pasqua commuove come un segno potente tutti i credenti e tutte le persone di buona volontà di questo mondo alla luce di un pontificato contrassegnato dalla grande capacità di avvicinare la vita della Chiesa alle persone comuni: ora è il momento di raccogliersi in preghiera».

Anche la Chiesa diocesana si unisce alla preghiera della Chiesa universale affidando al Signore l’anima del Santo Padre Francesco. Attraverso una breve nota, si apprende che l’𝗮𝗿𝗰𝗶𝘃𝗲𝘀𝗰𝗼𝘃𝗼 𝗖𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿à domani, 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱ı̀ 𝟮𝟮 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲, 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟮𝟬.𝟯𝟬 𝗶𝗻 C𝗮𝘁𝘁𝗲𝗱𝗿𝗮𝗹𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗵𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗲𝗳𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗣𝗼𝗻𝘁𝗲𝗳𝗶𝗰𝗲.

Un messaggio di cordoglio è giunto anche dalla Comunità musulmana di Monfalcone che esprime le più sentite condoglianze alla Chiesa cattolica, all’Arcivescovo di Gorizia S.E.R. Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli e a tutti i fedeli, per la scomparsa del Santo Padre.
«Il Papa ha rappresentato una voce di pace, giustizia e fraternità in un mondo spesso segnato da divisioni e sofferenze. La sua dedizione agli ultimi, il suo amore per la verità e il dialogo tra le religioni, resteranno un patrimonio spirituale che ci unisce oltre le differenze. In questo momento di lutto, ci stringiamo con rispetto e solidarietà ai nostri fratelli e sorelle cattolici» così la nota dei rappresentanti religiosi islamici.

Foto di Fabio Bergamasco.

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