L'Italia acquista acqua dalla Slovenia, 383mila dallo Stato per Gorizia

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lo stanziamento

L'Italia acquista acqua dalla Slovenia, 383mila dallo Stato per Gorizia

Di T.D. • Pubblicato il 02 Gen 2023
Copertina per L'Italia acquista acqua dalla Slovenia, 383mila dallo Stato per Gorizia

Riconfermata la misura, basata sul Trattato di Parigi del 1947. Stanziamento per l'acquisto nel 2020.

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Confermato anche quest’anno lo stanziamento statale per Gorizia, al fine di acquistare l’acqua che arriva dalla Slovenia. La misura vede la propria genesi nel Trattato di Parigi del 1947, prevedendo nella legge del 1980 la concessione al Comune di “un contributo a carico dello Stato, quale concorso nella spesa per il rifornimento idrico della popolazione. Detto contributo per gli anni successivi è annualmente rivalutato rispetto a quello dell'anno precedente, in relazione all'aumento del prezzo dell’acqua”.

Questo è “da determinarsi ogni anno in base alle modalità previste dall'art. 2 dell’Accordo medesimo”. Per quanto riguarda l’esercizio 2021, Irisacqua ha indicato 383mila euro a titolo di spese sostenute. Da molti anni, il criterio per la quantificazione del contributo consiste nel riconoscimento di un importo pari al 98% del costo effettivo sopportato dal Comune per l'acquisto dell'acqua oltreconfine e dato atto che questo contributo sarà erogato anche per il futuro, in quanto previsto dal trattato internazionale.

Dal 2008, quindi, i lavori della Commissione mista italo-slovena, composta nell'occasione da Irisacqua per la parte italiana e da Vodovodi in kanalizacija Nova Gorica d.d per quella slovena, ha determinato il prezzo dell'acqua in 25 centesimi di euro al metro cubo. La società partecipata goriziana, inoltre, dal 2007 non applica più lo “sconto” agli utenti e presenta una serie di conteggi “dai quali si desume - si legge in determina - una perdita per la società stessa collegata alle modalità applicative del contributo in oggetto”.

In questo modo, si alleggerisce quantomeno in parte il bilancio già pesantemente condizionato negli ultimi anni dell’azienda. La cifra stanziata quest’anno è leggermente inferiore rispetto alle ultime annate: nel 2020 ammontava infatti a 400mila euro, salita a 410mila euro a inizio 2022 (relativi rispettivamente alle annate 2019 e 2020). Il pagamento da Roma arriva ex post e si riferisce al prelievo dall’impianto sulla riva sinistra dell’Isonzo, ai piedi del Monte Santo, ma si tratta di un approvvigionamento in caso di necessità.

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