Ascoltare le esigenze
Le Acli di Staranzano si interrogano sulle necessità di chi studia o lavora da casa
Il circolo Acli 'monsignor Francesco Plet' di Staranzano lancia un sondaggio per capire quali sono le esigenze di chi lavora o studia da casa e fornire eventuale supporto.
Smart working e didattica a distanza, due facce della nuova frontiera di lavoro e studio che in questi mesi di pandemia la società ha imparato a conoscere e spesso a criticare. Nonostante varie voci a favore o in disaccordo con le modalità telematiche di connettersi in un periodo in cui il distanziamento è la parola d’ordine, in pochi hanno guardato alle reali esigenze pratiche.
Nella Bisiacaria, tra i vari, ci hanno pensato le Acli del circolo “monsignor Francesco Plet” di Staranzano, lanciando un apposito questionario online mirato a conoscere le esigenze di “chi vive lo Smart Working e la Dad sia per le scuole superiori e università”, spiega il presidente del circolo, Davide Ronca. “Vogliamo capire che attività possono essere messe in atto per queste categorie, per pensare magari a spazi di co-working all’interno del comune, per chi non riesce da casa, o mettere a disposizione spazi per studenti per poter studiare se non hanno spazi o una buona connessione”, prosegue Ronca.
Una possibilità in più anche per i genitori. “Vogliamo conoscere le esigenze di tutti e capire cosa si può mettere in gioco andando anche a sollecitare l’amministrazione, portando un dato di quanto stia vivendo Staranzano. Noi possiamo agire sul nostro comune ma se qualche altra associazione o organizzazione vuole condividere, noi siamo ben lieti”.
Le attività sociali delle Acli sono ferme ma “tentiamo di fare il possibile stando alle regole”. Il questionario si può trovare o sui social, su Facebook e Instagram, e tramite link (http://bit.ly/2XOxJ3L). Si tratta di un modulo Google molto semplice, sono solo da fare selezioni come i soliti questionari di gradimento. È compilabile da telefono, da computer, “come è più comodo. Anche un modo per sentirci vicini e far vedere che il volontariato non si ferma anche se c’è una pandemia in corso”.
Le Acli proseguono nelle iniziative come la pre-accoglienza a scuola, la raccolta solidale e “stiamo ragionando sul fondo di rotazione”, conclude Ronca.