Accuse a Vita, il presidente dell'Ambito risponde: «Errore il voto unanime»

Accuse a Vita, il presidente dell'Ambito risponde: «Errore il voto unanime»

LA LETTERA

Accuse a Vita, il presidente dell'Ambito risponde: «Errore il voto unanime»

Di S.F. • Pubblicato il 26 Set 2024
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Il presidente dell’Ambito basso Isontino riferisce dell’iniziale errore di valutazione e della conseguente approvazione, richiamando tutti alla responsabilità.

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Ci scrive il presidente dell’Ambito Socio assistenziale del Basso Isontino e assessore alla salute di Monfalcone, Stefano Vita (nella foto) che ricostruisce i lavori dell’Assemblea dei sindaci. Nel testo, il presidente parla dell’iniziale errore di valutazione rispetto al taglio del numero di ore dell’assistenza da prestare ai minori disabili non gravi. Vita sottolinea quindi che nella seduta del 4 settembre, i presenti pesavano ad un numero di ore tagliate «molto meno cospicuo» e ritorna sulle richieste di intervento presentate in Regione e ottenute.

Definendola «una dolorosa vicenda», il presidente sottolinea inoltre che «sono emerse una volta di più le necessità di aumentare i fondi per le prestazioni sociali, gravate da un aumento esponenziale dei costi». Quindi il commento sul voto unanime definito «un errore» e il richiamo ad un’assunzione di responsabilità comune sulla vicenda respingendo le accuse rivolte esclusivamente nei suoi confronti. S.F.

Rispondo malvolentieri alle affermazioni del sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo in quanto ho sempre cercato di non alimentare polemiche e perseguire l’unità dell’assemblea dei sindaci. Visti gli attacchi personali che sto subendo in questi giorni da lui e da alcuni esponenti della sinistra ritengo giusto fornire la mia versione dei fatti. È vero che il 4 settembre l’assemblea si è trovata di fronte a dati di bilancio che prospettavano un disavanzo di circa 200mila euro.

Non è vero che, come sostenuto da alcuni, non ho agito per tempo. A giugno avevo infatti manifestato ai nostri rappresentanti in Consiglio regionale la necessità di richiedere un’integrazione ai fondi di Ambito. È grazie al mio intervento che sono stati stanziati così 268mila euro non però sufficienti a coprire il rilevante aumento di spesa. Siamo così giunti all’assemblea del 4 settembre dovendo prendere una decisione per evitare di sforare il bilancio a fine anno.

Le soluzioni prospettate erano diverse: tagliare le prestazioni sociali quali contributi economici o servizio pasti domiciliari agli anziani. Mettere le richieste - da li al 31 dicembre - in lista d’attesa.

In tale occasione ho ricordato il fondo – il cosiddetto fondo Tari - affermando che non sarebbe stato corretto utilizzarlo per motivazioni tecniche contabili e che comunque si sarebbe penalizzata una fascia debole. Su questo nessuno dei presenti ha avuto niente da obbiettare. Dire quindi che non si sapeva nulla è fuorviante e poco rispettoso perché se non si capisce e mancano dati si può certamente chiedere. Una ulteriore opzione era la riduzione delle ore dedicate alle persone con disabilità non gravi.

L’altra opzione, la riduzione delle ore dedicate alle persone con disabilità non gravi è stata sbagliata e purtroppo ci siamo fidati tutti di alcuni numeri sottovalutati dagli uffici che facevano apparire il taglio non così drastico, tanto che proprio il sindaco Fragiacomo ha avanzato la proposta di arrivare al taglio del 50% argomentando che dalla sua esperienza lavorativa sapeva trattarsi di ragazzi che avevano già un insegnante di sostegno. Tale riduzione era comunque prevista fino al 31 dicembre con l’impegno di trovare prima possibile le risorse per rientrare, possibilmente prima di quella data.

Nessuno in assemblea era intervenuto diversamente e tutti - sottolineo sbagliando - pensavano che il numero di ore ridotte fosse molto meno cospicuo. Fatti i conti nei giorni successivi ci siamo attivati con la Regione per chiedere un aumento del fondo e rientrare subito. Cosa che grazie agli assessori Riccardi e Zilli abbiamo ottenuto. Al consigliere de La Sinistra per Monfalcone, Cristiana Morsolin, che fa riferimento ad un tesoretto trovato fuori tempo massimo, rispondo che sono i soldi che erano già indicati all’assemblea del 4 di settembre e che avevamo deciso di non toccare in quanto servivano a coprire le spese che in prospettiva ci sarebbero state fino al 31 dicembre. Adesso possiamo utilizzarli perché la Regione ci ha garantito di coprire il deficit. Questo, non solo a noi, a ma a tutti gli ambiti con un’iniezione di 3,5 milioni di euro.

Quindi non ci sarà alcun taglio anzi, grazie a questa dolorosa vicenda sono emerse una volta di più le necessità di aumentare i fondi per le prestazioni sociali, gravate da un aumento esponenziale dei costi. In conclusione l’assemblea - e sottolineo l’assemblea - ha votato all’unanimità commettendo un errore. Debole è l’argomento che i dati sono arrivati in ritardo o non erano chiari. Si poteva rimandare il voto ma nessuno ha detto niente. Di questo tutti dovremmo assumerci le responsabilità cosa che io ed altri sicuramente abbiamo fatto. Qualcuno cerca invece di scaricare su di me le responsabilità che non è in grado dia assumersi arrampicandosi sugli specchi.

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