Lettere - Accorpamento scuole tra Grado e San Canzian, la rabbia delle famiglie di Fossalon

Accorpamento scuole tra Grado e San Canzian, la rabbia delle famiglie di Fossalon

LA LETTERA

Accorpamento scuole tra Grado e San Canzian, la rabbia delle famiglie di Fossalon

Di S.F. • Pubblicato il 26 Apr 2024
Copertina per Accorpamento scuole tra Grado e San Canzian, la rabbia delle famiglie di Fossalon

I cittadini di Fossalon considerano devastanti le conseguenze per la frazione derivanti dall'accorpamento scolastico tra Grado e San Canzian.

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Ci scrivono i cittadini di Fossalon che - numerosi - hanno firmato la petizione contro l’assorbimento del Comprensivo Marco Polo di Grado al Dante di San Canzian d'Isonzo. Si dicono «ben consapevoli delle conseguenze devastanti per la frazione». E ancora: «nel timore che quella petizione non sia sufficiente ad evitare l’accorpamento, mantenere l’identità del Comprensivo Marco Polo di Grado, nelle peculiarità del territorio e della comunità», questo gruppo ha iniziato una nuova raccolta firme per chiedere il distacco dalla realtà scolastica gradese e confluire in quella del Comune di Fiumicello, «più vicino per distanza e tradizione e cultura, in modo da avere un unico centro di riferimento per tutti i servizi di cui la comunità ha bisogno».

«Il Comune di Grado, di cui fanno parte le frazioni di Boscat e Fossalon, è inserito nell’elenco delle isole lagunari e lacustri per le quali sono previste una serie di misure volte ad assicurare la crescita sociale ed economica ed a contrastarne lo spopolamento, in considerazione del valore naturalistico e culturale che tali territori rappresentano – si legge nel passaggio centrale del testo della petizione che sarà presentata al presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin - nonostante ciò, Fossalon, che con i suoi oltre 2500 ettari e 150 aziende attive è la realtà agricola più estesa della provincia di Gorizia e che all’interno del suo territorio racchiude una riserva naturale di importanza internazionale, negli anni passati ha già perso lo studio medico, l'ufficio postale e lo sportello bancario. La chiusura delle scuole segnerebbe la definitiva trasformazione di Fossalon in un quartiere “dormitorio”, privo di ogni servizio essenziale». SF

Indignazione, amarezza, senso di abbandono pesano sulla comunità di Fossalon. L’accorpamento dell’Istituto comprensivo di Grado a quello di San Canzian segna il colpo di grazia per la frazione, che negli anni ha già perso medico, posta e banca. Da anni gli abitanti di Fossalon e non solo, lottano per tenere in vita la scuola dell’infanzia e primaria, ritenute un fiore all’occhiello per il territorio: è solo grazie al costante impegno di cittadini ed associazioni del territorio (tra le quali l’associazione Piterpan) che fino ad oggi questo è stato possibile. Ma con l’accorpamento la chiusura dei plessi di Fossalon è solo questione di tempo, poiché nell’ottica della razionalizzazione dei costi, che non tiene conto della realtà del territorio ma solo dei numeri, i primi a chiudere saranno proprio i plessi di Fossalon, che sono quelli che contano meno iscritti.

L’iter per l’accorpamento dei due comprensivi è stato avviato a luglio del 2023 e, nonostante sia l’amministrazione comunale sia quella regionale fossero ben consapevoli dell’importanza che la scuola riveste per la comunità, nessuno si è preso la responsabilità di informare la cittadinanza, che ne è venuta a conoscenza solo a iter già concluso. La nostra scuola che è parte integrante del territorio e della comunità, fossalonese e gradese, per le sue unicità e peculiarità, deve restare viva nella sua autonomia. Inspiegabile che in Regione abbiano rigettato l’istanza del Commissario Viola per il mantenimento dell’autonomia scolastica del comprensivo gradese: Grado è il comune con il Pil più elevato dell’ex provincia di Gorizia; inoltre, la frazione di Fossalon, con i suoi oltre 2500 ettari, è la realtà agricola più estesa dell’isontino, i cui abitanti devono percorrere distanze elevate per raggiungere qualsiasi tipo di servizio. Fatti più che sufficienti a giustificare una deroga, analoga a quella concessa a Lignano.

In tema di deroghe, già nel 2014 Grado ha depositato la richiesta per la concessione della deroga di piccola isola, che consentirebbe di mantenere l’autonomia del comprensivo gradese anche in presenza di un numero di iscritti inferiore ai minimi previsti dalla normativa e tale deroga è stata promessa e concessa, sebbene le carte firmate non siano mai state restituite, non è dato sapere per l’inerzia di chi. In questa situazione la frazione si ritrova divisa a metà: servizi comunali a Grado, servizi scolastici a San Canzian, con 11 chilometri da percorrere per raggiungere i primi e ben 12 chilometri da percorrere in direzione opposta per raggiungere i secondi. La frazione si sta inesorabilmente trasformando in un quartiere-dormitorio e si sta lentamente svuotando, poiché non ha nulla che possa invogliare le persone a trasferirsi o a rimanere. E tutto questo nel totale disinteresse del comune di Grado. Ci chiediamo, a questo punto, quale senso abbia che Fossalon rimanga una frazione di Grado: tenendo conto di distanze e servizi, avrebbe più senso spostarsi sotto il comune di Fiumicello.

Foto Enrico Cester.

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