Acciaieria nella Laguna di Grado, la petizione dei cittadini finisce in archivio

Acciaieria nella Laguna di Grado, la petizione dei cittadini finisce in archivio

LA VICENDA

Acciaieria nella Laguna di Grado, la petizione dei cittadini finisce in archivio

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 20 Nov 2023
Copertina per Acciaieria nella Laguna di Grado, la petizione dei cittadini finisce in archivio

La proposta è stata respinta venerdì scorso durante la II commissione in Regione, rabbia dei comitati: «Cittadini resterano inascoltati».

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Lo scorso venerdì 17 novembre, la petizione contro l’ipotesi dell’insediamento di una acciaieria nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro è stata archiviata dalla II Commissione regionale. La decisione è stata presa in sede di audizione dei rappresentanti delle 21974 firme approvate (su 24173 raccolte) dai locali Comitati No Acciaieria. La maggioranza di centrodestra ha votato contro, il Pd è uscito dall’aula e gli unici a sostenere la volontà dei comitati sono stati i consiglieri Furio Honsel (Open), Rosaria Capozzi (M5s) e Serena Pellegrino (Avs).

“Da rilevare e mettere agli atti l’assordante silenzio degli assessori competenti Bini e Scoccimarro durante tutta l’audizione – scrive in un comunicato il Comitato Salviamo la Laguna No Acciaieria - che si è svolta con una convocazione limitata a soli cinque rappresentanti dei comitati che in tutti questi mesi hanno rappresentato la volontà del territorio sono gli unici a non avere ricevuto risposte, documenti, ed atti ufficiali sulla questione”.

E ancora il Comitato: “24173 cittadini resteranno inascoltati ed ignorati dal Consiglio regionale. La politica in conclusione non ha dato voce ai cittadini, ma i cittadini tutti, rappresentati dai comitati, vogliamo ricordarlo a gran voce, si sono presi la parola con i numeri ed i fatti, mettendo in atto la più grande petizione che si sia mai svolta in Friuli Venezia Giulia da sempre, i quali ribadiscono che se si dovesse ripresentare l’occasione saranno nuovamente pronti, memori di una consapevolezza ed esperienza che non ha precedenti”.

I cinque rappresentanti ricevuti in Commissione hanno inoltre espresso il forte disappunto per non essere stati invitati a partecipare ai lavori della II e IV Commissione congiunta del 21 settembre scorso. Una sede ritenuta “quanto mai opportuna” per un aperto e puntuale confronto tra tutte le parti interessate, considerando tale esclusione “lesiva del diritto democratico alla partecipazione popolare diretta dei cittadini mobilitati”.

Inoltre, la discussione sulla petizione è stata considerata tardiva per poterne ricavare un contributo efficace, tenuto conto dell’evoluzione e della risoluzione della vicenda. “Chiediamo – aggiungono i comitati - di avere copia di tutti gli studi commissionati dalla Regione con finanziamento pubblico, intendendo sia quelli presentati il 21 settembre e già in quell’occasione oggetto di merito del dibattito, sia quelli ancora in itinere, non appena saranno disponibili”.

“Ribadiamo inoltre la nostra ferma opposizione a qualsiasi scavo del canale navigabile oltre la quota massima di 7,5 metri prevista dal Piano di Gestione della Laguna del 2018 e a qualsiasi azione compromissoria del fragile e prezioso ecosistema della Laguna di Grado e Marano”. Infine, i Comitati hanno richiesto che sia dato - al più presto - concreto compimento alla destinazione ad area di verde pubblico del Fearȗl conosciuto come “Terreni di Punta Sud” nel Comune di San Giorgio di Nogaro.

Nella foto: manifestazione a Grado del luglio scorso contro il progetto dell'acciaieria

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