LA VICENDA
Acciaieria nella Laguna di Grado, la petizione dei cittadini finisce in archivio

La proposta è stata respinta venerdì scorso durante la II commissione in Regione, rabbia dei comitati: «Cittadini resterano inascoltati».
Lo scorso venerdì 17 novembre, la petizione contro l’ipotesi dell’insediamento di una acciaieria nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro è stata archiviata dalla II Commissione regionale. La decisione è stata presa in sede di audizione dei rappresentanti delle 21974 firme approvate (su 24173 raccolte) dai locali Comitati No Acciaieria. La maggioranza di centrodestra ha votato contro, il Pd è uscito dall’aula e gli unici a sostenere la volontà dei comitati sono stati i consiglieri Furio Honsel (Open), Rosaria Capozzi (M5s) e Serena Pellegrino (Avs).
“Da rilevare e mettere agli atti l’assordante silenzio degli assessori competenti Bini e Scoccimarro durante tutta l’audizione – scrive in un comunicato il Comitato Salviamo la Laguna No Acciaieria - che si è svolta con una convocazione limitata a soli cinque rappresentanti dei comitati che in tutti questi mesi hanno rappresentato la volontà del territorio sono gli unici a non avere ricevuto risposte, documenti, ed atti ufficiali sulla questione”.
E ancora il Comitato: “24173 cittadini resteranno inascoltati ed ignorati dal Consiglio regionale. La politica in conclusione non ha dato voce ai cittadini, ma i cittadini tutti, rappresentati dai comitati, vogliamo ricordarlo a gran voce, si sono presi la parola con i numeri ed i fatti, mettendo in atto la più grande petizione che si sia mai svolta in Friuli Venezia Giulia da sempre, i quali ribadiscono che se si dovesse ripresentare l’occasione saranno nuovamente pronti, memori di una consapevolezza ed esperienza che non ha precedenti”.
I cinque rappresentanti ricevuti in Commissione hanno inoltre espresso il forte disappunto per non essere stati invitati a partecipare ai lavori della II e IV Commissione congiunta del 21 settembre scorso. Una sede ritenuta “quanto mai opportuna” per un aperto e puntuale confronto tra tutte le parti interessate, considerando tale esclusione “lesiva del diritto democratico alla partecipazione popolare diretta dei cittadini mobilitati”.
Inoltre, la discussione sulla petizione è stata considerata tardiva per poterne ricavare un contributo efficace, tenuto conto dell’evoluzione e della risoluzione della vicenda. “Chiediamo – aggiungono i comitati - di avere copia di tutti gli studi commissionati dalla Regione con finanziamento pubblico, intendendo sia quelli presentati il 21 settembre e già in quell’occasione oggetto di merito del dibattito, sia quelli ancora in itinere, non appena saranno disponibili”.
“Ribadiamo inoltre la nostra ferma opposizione a qualsiasi scavo del canale navigabile oltre la quota massima di 7,5 metri prevista dal Piano di Gestione della Laguna del 2018 e a qualsiasi azione compromissoria del fragile e prezioso ecosistema della Laguna di Grado e Marano”. Infine, i Comitati hanno richiesto che sia dato - al più presto - concreto compimento alla destinazione ad area di verde pubblico del Fearȗl conosciuto come “Terreni di Punta Sud” nel Comune di San Giorgio di Nogaro.
Nella foto: manifestazione a Grado del luglio scorso contro il progetto dell'acciaieria
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