Abuso di alcol tra gli adolescenti: «Quale esempio educativo per i nostri giovani?»

Abuso di alcol tra gli adolescenti: «Quale esempio educativo per i nostri giovani?»

LA LETTERA

Abuso di alcol tra gli adolescenti: «Quale esempio educativo per i nostri giovani?»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 03 Nov 2024
Copertina per Abuso di alcol tra gli adolescenti: «Quale esempio educativo per i nostri giovani?»

La segnalazione proveniente da uno dei Club Alcologici Territoriali del Mandamento, pone una riflessione sulle responsabilità genitoriali.

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Riceviamo questa segnalazione da uno dei Club Alcologici Territoriali del Mandamento. Offre una riflessione sulle conseguenze dovute all’abuso di bevande alcoliche. L’episodio richiamato sarebbe accaduto in una località delle Bisiacaria: sembra che un genitore abbia fornito dei super alcolici ad una festa di compleanno con invitati per la maggioranza minorenni. Nella lettera si richiamano così le responsabilità genitoriali e il ruolo educativo delle famiglie. S.F.

Secondo l’Oms non esistono bevande alcoliche più sane o meno pericolose per la nostra salute. Non bere alcol è l'unico modo per evitare i suoi effetti dannosi. Mentre l’individuo adulto può comprendere i messaggi ed i rischi legati all’assunzione di alcolici, per gli adolescenti slogan come “bevi responsabilmente” hanno una scarsa rilevanza comunicativa. L’esempio che la popolazione adulta veicola sugli adolescenti rimane il metodo più efficace di comunicazione non verbale. Dobbiamo interrogarci quindi sulla qualità dell’esempio che la popolazione matura offre e può offrire.

Viste le ormai comprovate e largamente riconosciute conseguenze sulla vita sociale, famigliare, culturale, lavorativa e scolastica che provoca l’assunzione dell’alcol e vista la necessità di una guida ed un supporto del mondo adulto, siamo sbalorditi ed increduli nell’aver ricevuto una gravissima segnalazione in merito alla presenza - ad una festa di compleanno di un quindicenne - di svariate bottiglie di bevande fortemente alcoliche, quali vodka alla frutta e simili.

In un primo momento abbiamo pensato che si trattasse di una bravata, di una ragazzata, che ha visto qualche ragazzo portare di nascosto le bottiglie alla festa per trasgredire. La realtà era purtroppo un’altra. Una persona (minorenne) presente alla festa ha testimoniato, che è stato uno dei genitori del quindicenne festeggiato a portare deliberatamente alcol all’interno della sala feste. Abbiamo altresì appreso con estremo disappunto e stupore, che il genitore si apprestava a bere insieme ai ragazzi ed alcuni di essi hanno finito per vomitare dal troppo alcol ingurgitato.

A nostro avviso, la segnalazione ha dell’incredibile, denota una profondissima ignoranza del genitore oltre che una grave lesione del benessere psico-fisico della salute dei ragazzi. Al di là delle responsabilità legali che un adulto inevitabilmente ha nel presenziare ad una festa di quindicenni, ci chiediamo cosa ne abbiano pensato gli altri genitori (a patto di esserne venuti a conoscenza), cosa ne potrebbe pensare il personale delle scuole dove i ragazzi studiano, cosa ne potrebbero pensare le istituzioni locali.

Il fatto non è accaduto in una periferia desolata e depressa di una metropoli lontana, ma in una tranquilla cittadina del nostro Mandamento poco più di tre mesi fa. Ora, come possiamo noi, in quanto comunità consapevole, almeno cercare di essere da esempio per i nostri giovani? Come possiamo farlo in questo caso, in cui i pilastri primari dell’educazione, i genitori, si rivelano penosamente inadeguati?

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