Un abito fatto con gli scarti nato a Gorizia, Fabiani protagonista a Le mani d’oro

Un abito fatto con gli scarti nato a Gorizia, Fabiani protagonista a Le mani d’oro

il concorso

Un abito fatto con gli scarti nato a Gorizia, Fabiani protagonista a Le mani d’oro

Di Redazione • Pubblicato il 15 Gen 2024
Copertina per Un abito fatto con gli scarti nato a Gorizia, Fabiani protagonista a Le mani d’oro

Nasce anche un mazzo di carte per Modiano con 14 luoghi simbolo della regione, l'abito del Fabiani sarà presentato al Museo Sartorio di Trieste.

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Premi e riconoscimenti per gli studenti dei licei artistici Sello di Udine e Fabiani di Gorizia, alla seconda edizione di “Le mani d’oro”. "Ciclo e riciclo tra gioco e Identità" è il sottotitolo del progetto ideato e diretto da Lorena Matic e organizzato dall'associazione culturale Opera Viva con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, il contributo dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti e la collaborazione del Comune di Trieste, del Kulturni dom di Gorizia e la collaborazione preziosa della Modiano Industrie Carte da Gioco ed Affini Spa di Trieste.

«Nel mantenere inalterata la formula vincente della prima edizione con un doppio concorso di idee basato sulla produzione di un nuovo prodotto e sul riciclo per dare nuova vita agli scarti di lavorazione – afferma Lorena Matic - il progetto si focalizza sull'incontro tra il mondo produttivo e la creatività dei giovani». Quest'anno è stata coinvolta anche la Modiano, azienda leader mondiale nella produzione di carte da gioco ed affini, che nel core coniuga proprio arte e impresa. Da qui, l'idea di raccontare il Friuli Venezia Giulia con le carte.

Il progetto prevede la produzione di un nuovo mazzo da gioco dedicato al patrimonio paesaggistico della regione e, con lo scarto di lavorazione, la creazione di un innovativo tessuto per il confezionamento di un abito. A Udine gli studenti delle sezioni di Arti figurative e Grafica hanno realizzato le illustrazioni di 14 luoghi di interesse, individuati tra siti Unesco e luoghi simbolo: da Aquileia con l'area archeologica alle e Dolomiti friulane, passando per Palmanova, il sito palafittico di Palù di Livenza, il Ponte del Diavolo di Cividale del Friuli, la piazza Transalpina che unisce Gorizia e Nova Gorica e la Grotta Gigante.

E ancora: piazza Unità d'Italia di Trieste, Grado, le falesie del costone carsico e il Golfo di Duino Aurisina, il Collio, piazza della Libertà di Udine, l'Isola della Cona e il Sacrario militare di Redipuglia. A Gorizia, invece, i creativi della sezione Design Moda, hanno rielaborato e trasformato in nuovo tessuto carte difettate e scarti di produzione, per la creazione di un abito innovativo. Riunite in questi giorni, le due giurie hanno decretato i rispettivi vincitori. A Udine, ha individuato i quattro gruppi di disegni che comporranno i quattro semi (cuori, quadri, fiori, picche) del nuovo mazzo di carte Modiano.

La giuria era presieduta dalla dirigente scolastica Rossella Rizzatto e composta dall’ideatrice ed direttrice artistica Lorena Matic, dal presidente della Modiano Stefano Crechici, dall'illustratrice Michela Minen e dall'esperto di giochi e presidente di Coccinelle rosa Massimo Salvador. Oltre l'Isonzo, invece, la giuria era formata dal cavaliere della Repubblica dell'Atelier Bernobi Erminia Dionis Bernobi, dalla designer Sandra Kocjančič, dalla dirigente scolastica Marzia Battistutti e da Matic: tra tutti i bozzetti, hanno scelto quello che diverrà abito a dimensioni reali.

Il nuovo mazzo di carte e l’abito – una volta realizzati – saranno presentati al Museo Sartorio di Trieste il 22 febbraio (alle 11), affiancati da un’esposizione dei materiali storici dall'Archivio Modiano e dalle illustrazioni e disegni degli studenti prodotti per il concorso. Durante l’evento saranno premiati i vincitori ed è prevista una riflessione sul tema del gioco, come strumento di inclusione e socialità, con la partecipazione anche di Gianluigi Ugo dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, che illustrerà come gioca il non vedente.

Nell’ambito del progetto è inoltre in programma, il 20 febbraio al Kulturni dom di Gorizia, lo spettacolo con la Compagnia teatrale il Gabbiano, una commedia brillante in cui la famiglia in cui le figure di padre, madre e figlio potrebbero far eco ai personaggi delle carte (Re, Regina e Fante). La conclusione del progetto è prevista a marzo a Capodistria con la proiezione del video sui luoghi e i protagonisti del progetto (preview sul led wall del Trieste Airport), la presentazione di un gioco dedicato all'infanzia realizzato dalla sezione Educatori della Scuola Pietro Coppo di Isola e la consegna del catalogo.

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