Abbattuti gli alberi del Maj a Gorizia, «nessuna autorizzazione»

Rimossi gli altri alberi alzati nei quartieri, non erano state richieste autorizzazioni.

Tutti gli alberi del Mlaj - la versione in sloveno del friulano Maj - presenti a Gorizia sono stati tirati giù. La decisione è arrivata dagli uffici comunali, dopo la vicenda accaduta nella notte di sabato 30 aprile a Piedimonte, quando un tronco di oltre 20 metri ha travolto una ragazza di 30 anni, originaria di Cormons. Si tratta di Michela Sgubin, le cui condizioni rimangono gravi ma stabili all’ospedale Cattinara di Trieste. Si trova ricoverata in Terapia intensiva da quella notte, attualmente in coma, dopo i soccorsi prestati dai sanitari.

Oggi, i tecnici del municipio hanno proceduto alla rimozione delle altre installazioni, situate nei quartieri di Piuma, Sant’Andrea e San Mauro, che erano state erette nella medesima occasione. “Gli uffici non avevano ricevuto alcuna richiesta - spiega il sindaco, Rodolfo Ziberna - per cui quando i responsabili sono stati messi a conoscenza della cosa, hanno provveduto al loro abbattimento. In futuro, ci saranno norme per poter svolgere questa festa, così come avviene già nel resto del Friuli e con i pignarûl”. A segnalare la cosa sono stati i carabinieri, a cui è seguita la polizia locale.

Gli inquirenti hanno ritenuti pericolose le installazioni e quindi da eliminare. In tutti i casi, i tronchi erano stati collocati su terreni comunali, rinnovando la tradizione comune a molte zone del Friuli e della vicina Slovenia. L’area di Piedimonte tra via Slataper e via Monte Calvario è stata posta sotto sequestro, con il lungo albero della cuccagna ancora a terra, immobile da quest’ultimo weekend. Questa sera alle 20, presso la chiesa di Rosa mistica a Cormons, la comunità reciterà il rosario pegando a sostegno della salute della giovane Michela.

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