Abbattimento rette asili nido, 357 richieste fatte al Comune di Gorizia

Abbattimento rette asili nido, 357 richieste fatte al Comune di Gorizia

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Abbattimento rette asili nido, 357 richieste fatte al Comune di Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 25 Ago 2023
Copertina per Abbattimento rette asili nido, 357 richieste fatte al Comune di Gorizia

Tra le domande inviate per chiedere i contributi, ben 45 erano errate e 25 sono ancora in lista d'attesa. Stanziati oltre 200mila euro.

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Un nuovo anno scolastico sta per partire a Gorizia e, imprescindibile ausilio per i genitori che lavorano, anche per i più piccoli si apriranno le porte degli asili nido e dei servizi educativi domiciliari per la prima infanzia. Com’è risaputo, le rette per la frequenza di queste strutture sono spesso importanti, soprattutto per famiglie con due o più figli e soprattutto nel caso in cui si debba ricorrere a una soluzione nel settore privato non avendo avuto la fortuna di essere ammessi a un nido comunale.

Scorrendo il sito del Comune di Gorizia (su cui insistono 17 strutture accreditate), nella sezione dedicata al sociale si vede che 357 sono state quest’anno le domande complessivamente inviate per chiedere i contributi destinati all’abbattimento delle rette. Si tratta di aiuti di cui possono beneficiare sia gli utenti del settore pubblico sia di quello privato ma dal numero indicato vanno espunte 45 domande decadute per errata compilazione, mancanza di iscrizione a un servizio educativo o mancanza di valida attestazione Isee e 25 domande in lista d’attesa poiché prive dell’ammissione alla frequenza presso servizi educativi gestiti dal Comune o con esso convenzionati.

287 sono quindi le domande correttamente presentate, tutte richieste accettate in base alla graduatoria che l’amministrazione provvede annualmente e redigere entro il 30 giugno. Tuttavia, anche in questo caso sono necessari dei distinguo. 70 sono infatti le famiglie che beneficeranno dei fondi messi a disposizione dal Fondo sociale europeo con un contributo fisso di 309 euro mensili per uno stanziamento totale di 230.263,16 euro. Due sono poi i minori che beneficeranno di un contributo “misto”, proveniente parte dal Fse e in parte dal Programma regionale Fondo sociale europeo Plus.

183 sono invece le famiglie che potranno contare sul contributo regionale, variabile dai 125 ai 450 euro in considerazione del tipo di frequenza (tempo normale o pieno) e dal numero di minori a carico che abbisognano del servizio. Fra le domande ammesse restano quindi 34 famiglie che, pur risultando beneficiarie, non potranno immediatamente godere dell’abbattimento della retta.

Esaurita la quota messa a disposizione dal Fondo sociale europeo e avendo presentato la domanda oltre i limiti stabiliti del 31 maggio, questi nuclei potranno comunque accedere al contributo regionale grazie a un costante scorrimento della graduatoria la cui revisione è subordinata anche a eventuali ritiri o ripensamenti. Dichiara l’assessore al welfare Silvana Romano: «L’amministrazione cerca in ogni modo di stare vicino alle famiglie e per coloro che hanno presentato l’Isee c’è la copertura di quasi l’intera retta mensile».

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