i risultati
In sei 'bravissime' al polo liceale Gregorčič Trubar, tutte promosse con 100
Karolina andrà a Lubiana a studiare coreano, Vida sogna Fisioterapia. Le storie delle studentesse.
È tutta “rosa” la lista delle “bravissime” al polo liceale Gregorčič Trubar di Gorizia. Alle superiori in lingua slovena di via Puccini si sono registrati sei studenti usciti con 100 all’esame di Maturità, tutte ragazze divise tra gli indirizzi scientifico e classico. Si tratta di Martina Pelle, Benedetta Franzot, Giulia Sartori, Sara Cingolani, Vida Cotič e Karolina Vizintin. Per loro, ora è iniziata l’estate, guardando già con un po’ di nostalgia agli ultimi cinque anni chiusi nel migliore dei modi.
“Quest’anno - racconta Cotič - per me è stato molto strano: è il primo anno che ho smesso con il pattinaggio. Pattinavo a livello agonistico e quindi 12 ore a settimana le passavo in pista già dalle elementari”. Seppur non avesse direttamente i pattini ai piedi, “ho allenato due gruppi sempre alla società Vipava a Peci, ma avevo comunque tanto tempo libero rispetto agli anni precedenti” da dedicare allo studio. Oltre a ciò, ha aiutato anche due compaesani con i compiti e la lingua slovena che frequentano elementari e medie.
“Vorrei fare Fisioterapia a Trieste, mi sono iscritta all'esame di ammissione” l’auspicio della giovane. La sua ormai ex compagna di classe Vizintin si sposterà più a est, a Lubiana, per studiare lingua coreana e inglese all’università, sognando un giorno di raggiungere Seul: “L’Asia mi ha sempre affascinato”. Ripensando agli ultimi 365 giorni, “finalmente dopo due anni di pandemia ho avuto la possibilità di trascorrere il mio quinto anno scolastico in presenza e non online. Questo lo ha reso indimenticabile, sono riuscita a viverlo con molta serenità”.
“La prova di maturità l’ho affrontata con tranquillità - aggiunge -. Mi aspettavo un voto alto visto che per cinque anni ho sempre lavorato duro e mi sono sempre impegnata, però non mi sarei mai aspettata di passare con il 100”. Nello stesso indirizzo, Cingolani guarda ora a materie più umanistiche: “Sono indecisa tra lettere, mi piacerebbe fare la giornalista, design e antropologia”. Per affrontare l’esame, “il trucco per me è stato organizzarmi il tempo per lo studio. Mi è particolarmente piaciuto studiare la letteratura italiana e slovena, storia dell'arte e filosofia”.
“Sono stata motivata anche dal fatto che i professori sapevano insegnare molto bene - rimarca -, erano gentili e sempre pronti ad aiutarci. Per l'esame non ho avuto molte difficoltà, dato che dovevo solo ripetere dagli appunti già fatti durante l'anno. Ero preoccupata solo per il secondo scritto, di matematica, ma alla fine è andato molto bene grazie ai molti esercizi fatti”. Per Pelle, l’anno “è stato caratterizzato da molte incertezze e aspettative. Dopo tanta attesa, l'esame di maturità ha rappresentato l'ultima prova della mia esperienza scolastica al liceo”.
Ora intraprenderà “un nuovo percorso di studi alla facoltà di Economia e sviluppo sostenibile, tema che ritengo di grande attualità ed importanza”. Al classico, anche Sartori non nasconde dubbi e incertezze negli scorsi mesi, “che con il corso del tempo, mi hanno portato a capire meglio chi sono e qual è la strada che voglio intraprendere. La maturità ha rappresentato soltanto il capitolo finale del mio viaggio al liceo, è stata la conclusione di un percorso lungo e duro, ma altrettanto bello”. Il sogno è studiare Medicina “che affronterò a testa alta”.
"Questi ultimi anni di pandemia sono stati faticosi e intensi - conclude Franzot - ma allo stesso tempo uno stimolo per cercare di fare sempre meglio. Ho avuto la fortuna di avere professori che mi hanno spronato e fatto appassionare. Il 100 è stato sicuramente una bel traguardo, sopratutto perché provengo da una famiglia completamente italiana e raggiungere questo obiettivo ha sicuramente un doppio valore. Ora invece inizierò un nuovo percorso, a settembre svolgerò il test per entrare a Logopedia".
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