I 150 anni del Bobolar celebrati alla Sagra de le Raze di Staranzano

I 150 anni del Bobolar celebrati alla Sagra de le Raze di Staranzano

La manifestazione

I 150 anni del Bobolar celebrati alla Sagra de le Raze di Staranzano

Di I.B. • Pubblicato il 31 Ago 2022
Copertina per I 150 anni del Bobolar celebrati alla Sagra de le Raze di Staranzano

Domenica 4 settembre alla Sagra de le Raze di Staranzano in asta 300 pezzi ricavati dai rami secchi dello storico albero simbolo degli staranzanesi per celebrare il suo centocinquantesimo compleanno

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Nel 2022 il Bobolar compie 150 anni: il grande bagolaro, situato al centro del paese vicino al municipio, pare sia stato piantato proprio nel 1872 da Giovanni Battista Gon, Bernardino e Nicolò Zanolla con l’aiuto di Antonio Visintin, allora ragazzino di sette anni, così come ricordava Mafaldo Cechet nel lontano 1960 quando raccolse la testimonianza dai suoi nipoti. Da allora il grande Celtis Australis, conosciuto anche come “spaccassassi” per le sue robuste radici, è stato testimone di numerose vicende storiche che hanno interessato la comunità ed anche le tante Sagre delle Raze che si sono svolte nella piazza Dante Alighieri. Qui già più di un secolo fa, durante il periodo della festa, giungevano visitatori da tutta la regione, persino da Trieste trasportati da barconi che attraccavano al porto Alberoni, oggi Punta Barene, e poi con carri venivano portati alle ostarie del paese in piazza grande dove si ballava su tavolati al suono della musica dei gruppi locali.

Da un decennio l’attacco di un fungo sta minando il tronco e i rami del Bobolar, provocandone il rinsecchimento di alcune parti. Le terapie sino ad oggi messe in atto dai tecnici incaricati dall'amministrazione hanno consentito di prolungarne la vita, seppur sono stati necessari alcuni tagli di branche morte per alleggerire il peso e l’applicazione di tirantaggi per metterlo in sicurezza. È nata così a primavera , in occasione dell’ultimo taglio dei rami secchi, l’idea di conservarli e di restituirli alla comunità quale tangibile segno della sua storia. Oltre 300 i pezzi, tagliati a forma di dischi da usare come sottovasi, sottobicchieri, taglieri o semplici decori murali , sono stati numerati e marchiati con il logo che richiama il simbolo del comune di Staranzano inscritto in un cuore che ricorda il legame di affetto con la comunità e le date del suo centocinquantesimo compleanno.

Non sono affatto pochi infatti i suoi anni. Il bagolaro in effetti è un albero che mediamente vive dai 120 ai 150 anni e in casi rari raggiunge anche i 300.

L'asta organizzata dal gruppo Scout AGESCI di Staranzano, in collaborazione con il settore tecnico dell'amministrazone comunale, prevede nell’arco della giornata di domenica 4 settembre diversi orari per l'asta, suddivisa a blocchi di 30 pezzi a tornata, a partire dalle 11.00 di mattina sino alle 18.00. Per i numeri oltre il 150 è stata prevista una vendita libera. Il ricavato dell’asta verrà impegnato dal Gruppo Scout in accordo con l’amministrazione per acquistare nuove piante da collocare in un’area verde urbana, provvedendo alla piantumazione e alla cura nei primi anni di attecchimento. L’amministrazione intende così dare un seguito concreto al progetto “Adotta una pianta” puntando alla collaborazione con i vari gruppi di cittadini e associazioni che si rendono disponibili a prendersi cura delle piante situate nelle aree verdi comunali. 

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