La manifestazione
Tornano le Varvuole tra le strade di Grado, lo spettacolo rapisce 3mila persone
Nuova regia per l'evento che ha riscoperto nuovi personaggi come il Mostro Ballarin.
Sono tornate le Varvuole nel porto di Grado. Nuovamente la tradizione è stata rispettata per la vigilia dell’Epifania. Tante le conferme ma tante anche le novità. Oltre 3mila le persone che hanno affollato l’Isola durante la manifestazione, iniziata con l’arrivo delle Streghe del Mare accompagnate dai rematori della Grado Voga.
Fumo e grida hanno accompagnato il lento girovagare delle streghe che, scese in Porto Mandracchio, hanno assistito al monologo del Mostro Ballarin. In Piazza Duca d’Aosta la danza del sale e del fuoco mentre nella Casa della Musica uno spettacolo teatrale, a differenza degli anni passati dove l’edificio era utilizzato per simulare l’attacco delle streghe ai bambini dell’isola.
Nel frattempo, nella Basilica patriarcale, la tradizionale benedizione dei bambini e la consegna dell’acqua santa benedetta, secondo antica consuetudine, alle famiglie.
Le streghe del mare hanno, poi, proseguito il proprio percorso con il balletto in Piazza Biagio Marin e la conclusione dell’intera manifestazione con danze e ringraziamenti sul palco di fronte al Municipio. Un evento che, nonostante l’assenza dell’associazione Signora delle Fiabe, si è confermata un punto fisso nelle manifestazioni natalizie gradesi.
La regia è stata affidata a Valentino Pagliei mentre l’aiuto regia e cura dello spettacolo finale a Marta Chiusso della Dance All Day di Grado, diretta da Nicole Cadenaro. L’evento è stato curato da Cristina Rovis con la collaborazione dell’Asd QuattroQuarti, l’Asd Grado Voga, i Marinai d’Italia, i Graisani de Palù, l’Asd Gradese Subacquei, la Banda Civica Città di Grado, la Lega Navale – sezione di Grado coinvolgendo gli artisti Cinzia Borsatti, il Piccolo Coro Natissa e il Coro giovanile Natissa di Aquileia, la mestra Patrizia Dri, Ornella Dovier, Daniela Gattorno e Luca Galardini.
«Abbiamo due esterni, Cristina Rovis e Valentino Pagliei, che ci hanno sostenuto nell’organizzazione curando regia e organizzazione», racconta Chiusso. «Sono stati inseriti nuovi elementi, tra cui il monologo del Mostro Balarin che non è stato trattato molto negli anni. Cerchiamo di non riproporre lo stesso evento ogni anno ma, nella ricerca e nel rispetto delle tradizioni, di proporre sempre qualcosa di nuovo».
Chiusso ribadisce come «l’evento ribadisce l’importanza della nostra storia che necessita di alcune innovazioni, un’unione con l’esperienza di professionisti, che offrono la propria esperienza e professionalità e sicuramente è un primo anno da quale prenderemo sicuramente spunto per le prossime edizioni», conclude.
Foto Enrico Cester.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.