Strage del Pilastro, Ronchi ricorda le vittime della banda ‘Uno bianca’

Strage del Pilastro, Ronchi ricorda le vittime della banda ‘Uno bianca’

LA CERIMONIA

Strage del Pilastro, Ronchi ricorda le vittime della banda ‘Uno bianca’

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 04 Gen 2025
Copertina per Strage del Pilastro, Ronchi ricorda le vittime della banda ‘Uno bianca’

Il 4 gennaio di 34 anni fa tre giovani carabinieri vennero uccisi dal commando dei fratelli Savi. L’omaggio della città.

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Sono stati ricordati questa mattina alle 11 a Ronchi dei Legionari, nel corso di una cerimonia promossa dall’amministrazione comunale al cippo che li ricorda in Piazza della Concordia, Andrea Moneta, Otello Stefanini, e Mauro Mitilini: i tre carabinieri che il 4 gennaio del 1991 rimasero uccisi a Bologna nella strage del quartiere Pilastro. I militari furono vittime della “Banda della Uno Bianca” i cui componenti risultarono dopo tre anni di indagini, essere in maggioranza – 5 su 6 – degli agenti della Polizia di Stato in servizio. Roberto Savi, Alberto Savi, Luca Vallicelli, Pietro Gugliotta e Marino Occhipinti: erano loro i componenti dell’organizzazione criminale.

La commemorazione ha avuto luogo in piazza della Concordia davanti ad un piccolo cippo reso ancor più significativo dall’intervento dello scultore Giovanni Maier – presente oggi all’iniziativa - il quale svolse un lavoro davvero apprezzabile. Accanto alla pietra carsica in cui sono impressi i nomi dei tre carabinieri, l’artista ha sistemato tre simboli storici dell’Arma che sono il cappello, la bandoliera e la fiamma.

Sono passati 34 anni da quel terribile evento. Anche oggi vi hanno partecipato le associazioni militari, le autorità civili e militari, il sindaco Mauro Benvenuto e il parroco monsignor Ignazio Sudoso che ha impartito la benedizione. Presente anche la vicecomandante della Stazione dei Carabinieri di Ronchi, Sonia Pellegrino. A coordinare la cerimonia è stata la consigliera comunale Federica Bon. È stata deposta una corona ai piedi del monumento commemorativo.

Nel suo intervento, il maresciallo Pasquale Leone, presidente dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri della sezione di Monfalcone, ha espresso sentimenti di affetto, gratitudine, ammirazione ed orgoglio nei confronti dei tre caduti. Leone ha sottolineato poi la rinnovata commozione per quella strage infame e crudele che uccise i tre carabinieri che «oggi devono restare esempio per i giovani e per quanti di loro vorranno avvicinarsi a questo di servizio». E ancora Leone sul senso del ritrovarsi: «Per ricordare parte integrante della nostra storia senza che tutto ricada nell’oblio». Alla base del monumento, quest’anno è stato realizzato un mosaico che riproduce il Tricolore. L’opera è stata curata dall’ Anc di Monfalcone.

Di «Momento dal grande significato che ha segnato la comunità» ha riferito il sindaco Mauro Benvenuto il quale ha ricordato anche il «peso di questa perdita». «Questa cerimonia è un invito a rinnovare l’impegno collettivo per la sicurezza e la giustizia» così Benvenuto. Al termine della cerimonia, l’amministrazione comunale ha ringraziato lo scultore Maier per aver preso parte al momento.

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