Staranzano, pressing della Lega su demografia e asilo nido

Il leghista Fragiacomo: «Il sindaco fatica ad accettare il confronto democratico».

Non si sofferma solo su addizionale Irpef e vigili urbani. Il consigliere di opposizione della Lega, Fulvio Fragiacomo che intende aprire con il Consiglio Comunale una riflessione basata sui dati Istat relativi alla demografia di Staranzano. «In Consiglio ho chiesto se possiamo ancora permetterci il lusso di mantenere un asilo nido comunale in una cittadina, la nostra, dove nel 2023 sono nati appena 34 bambini e le stime per il 2024 indicano un numero simile» sono le parole di Fragiacomo.
Una riflessione che ritiene logica e necessaria sostenendo che «Staranzano è un comune con meno di 7200 abitanti, di cui circa 800 hanno più di 80 anni, un dato destinato a crescere nei prossimi anni, e tuttavia non disponiamo di una casa di riposo».

«Mi rammarica constatare che il sindaco fatichi ad accettare il confronto democratico previsto dal regolamento comunale – continua l’esponente leghista - noi, come minoranza, abbiamo a disposizione strumenti limitati per contribuire alla vita politica: interrogazioni, interpellanze, mozioni. Tuttavia, questi strumenti vengono spesso percepiti con fastidio dal sindaco, come se fossero una perdita di tempo». Un esempio evidente di questa mancanza di volontà, quella di coinvolgere il Consiglio, si è verificato proprio nell’ultima seduta consiliare.

«In quell’occasione ho presentato due interrogazioni – spiega - la prima riguardava la rinuncia al ruolo di vicesegretario comunale, per la quale la risposta fornita è stata vaga e imprecisa. La seconda si riferiva a Iris Acqua e alla firma apposta su un documento condiviso con altri 12 sindaci del Mandamento e inviato ai vertici di Iris Acqua stessa. Su quest’ultima interrogazione, il sindaco ha dichiarato che avrebbe risposto in un secondo momento, senza però fornire alcuna spiegazione immediata. Entrambe le interrogazioni avrebbero potuto essere affrontate con trasparenza e chiarezza in aula, se ci fosse stata la volontà politica di discutere apertamente i temi, ma così non è stato». Non sono mancate critiche sulla mancanza di risposte rispetto al Fondo Crediti di dubbia esigibilità.

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