IL DIBATTITO
Scontro Lega - Sinistra a Monfalcone, Moretti, Morsolin e Saullo non ci stanno: «Speculazione politica»
I politici puntano il dito sulla «strumentalizzazione di situazioni non adatte». Critici sulla gestione di sicurezza e caporalato i due consiglieri comunali de La Sinistra per Monfalcone.
La conferenza stampa organizzata dalla Lega monfalconese questa mattina è stata sede di numerose critiche rivolte alla sinistra comunale e alle posizioni di certi suoi esponenti, citati più o meno direttamente nel corso degli interventi.
«Continuare a parlare di queste cose è molto debole, forse a Cisint mancano argomenti – è il commento del candidato a sindaco per il centrosinistra Diego Moretti – continuano a strumentalizzare in vista delle elezioni situazioni che avrebbero bisogno non di speculazioni politiche, ma di discrezione e di lavoro sottotraccia». Moretti affronta innanzitutto la contrarietà del Pd alla proposta d’aumento del numero di assessori discussa in Consiglio regionale alcuni anni fa, argomento citato stamane dal consigliere leghista Antonio Calligaris: «In quell’occasione ci siamo dichiarati contrari perché non vi era una precisa motivazione a supporto dell’aumento degli assessori e perché non vi era l’obbligo dell’alternanza di genere. Non fummo contrari a questo o quell’assessorato specifico».
Sul fattore sicurezza e terrorismo, il candidato dem ribatte invece: «Su questo i Ros stanno già indagando, si chiedano invece più forze di sicurezza sul territorio. Il Commissariato di Monfalcone è aumentato di grado, ma il Ministero non ha ancora concesso nessun uomo in più: le squadre di polizia sono limitate e non riescono a fare interventi». Sulle accuse d’”andare a braccetto” con il sistema del caporalato islamico, risponde invece: «Si tratta di speculazioni palesemente false. Io e Bullian, riconfermo, ci siamo detti disponibili ad accompagnare chiunque a denunciare fenomeni d’estorsione alle autorità. Inoltre, non accetto lezioni da chi ha candidato figure come Sarkan nelle liste di appoggio a Cisint».
La conclusione di Moretti è che vi siano altre urgenze e necessità da affrontare. «In merito al piano oncologico, ad esempio, sono intervenuti firmando la lettera del professor Balani numerosi professionisti dell’ospedale di Monfalcone, nonché lo stesso assessore alla sanità Stefano Vita – così il consigliere regionale dem - da parte di Cisint e Calligaris, invece, c’è da dieci giorni il più totale e inquietante silenzio».
«Se la Lega ha sentito la necessità di dover fare una conferenza stampa per giustificarsi su quanto non è cambiato sul tema sicurezza, il loro cavallo di battaglia, significa che in questi anni hanno fatto un grande flop – sono invece le parole di Cristiana Morsolin, consigliera comunale de La Sinistra per Monfalcone. «Che cosa ha fatto poi l’amministrazione per le donne in questi anni, in termini di servizi? Veramente zero, è un tema su cui sono veramente stati assenti – incalza poi la consigliera – le donne straniere, ad esempio, devono attendere anche due anni per poter seguire un corso d’italiano, di cui se ne devono occupare le associazioni di volontariato».
Morsolin affronta poi il problema del caporalato, segnalando la mancata partecipazione dell’amministrazione comunale ai convegni organizzati a riguardo da Libera e dalla CGIL. «Gli esperti, docenti e avvocati, che hanno partecipato a questi convegni hanno puntualizzato che a venire sfruttati sono i cittadini ricattabili, privi di strumenti per conoscere e far rispettare i propri diritti – così la consigliera di sinistra - sicuramente non cambierà nulla sulla questione caporalato se non si danno ai cittadini garanzie per denunciare il fenomeno».
«Altra cosa che il Comune poteva fare ma non ha fatto per affrontare sfruttamento e caporalato è l’adesione al progetto regionale Common Ground – aggiunge Morsolin – il progetto prevedeva l’apertura di uno sportello per intercettare il fenomeno attraverso professionisti qualificati e l’intervento diretto nei tessuti sociali che maggiormente potrebbero esserne vittima, dando ai lavoratori gli strumenti per tutelarsi. Il Comune ha però preferito soluzioni poco strutturate e non inserite in una rete, come il numero di telefono estemporaneo». Sulla questione delle foto che testimonierebbero la sinistra “a braccetto con il sistema di estorsione”, infine, Morsolin risponde con fermezza: «Se continuano ad accusarci di sostegno ad azioni illegali sulla base di semplici foto, finiremo per prendere gli opportuni provvedimenti».
Anche il vicepresidente del consiglio comunale di Monfalcone Alessandro Saullo intende contestare con una breve nota i contenuti della conferenza. «La Lega di Cisint dice di aver risposto sul tema del lavoro e dello sfruttamento, ma in realtà ha ripetuto allo sfinimento il proprio repertorio di ragionamenti di estrema destra che in otto anni non hanno reso Monfalcone un posto migliore di prima – così scrive Saullo – il colmo lo raggiungono quando, parlando di caporalato, elencano tra le iniziative la stretta sui ricongiungimenti familiari, come se rendere difficile a un lavoratore sfruttato di ricongiungersi con i propri familiari combattesse in qualche modo il caporalato o lo sfruttamento».
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