Scontro a Brazzano sul fotovoltaico nell'ex Colobini: nasce la raccolta firme per il si

Dopo l'incontro illustrativo lo scorso mese era nato un comitato, Cittadini Attivi, che ha iniziato a raccogliere le firme per il rifiuto del fotovoltaico. Negli ultimi giorni è nato il fronte opposto, che sposa il progetto.

Continua a far discutere nella frazione di Brazzano il tema del fotovoltaico, emerso dopo l’incontro divulgativo organizzato lo scorso ottobre dall’amministrazione comunale di Cormons al fine di illustrare il progetto alla cittadinanza. Nel corso di quella serata i pareri contrari della platea presente si sono fatti sentire, evidenziando in particolar modo come i dubbi e le perplessità vertevano non sull’idea della riqualificazione dell’area in se, ma sull’installazione di un impianto fotovoltaico.

A sostegno di questa posizione è nata anche un comitato, “Cittadini Attivi”, che nel corso delle ultime settimane si è adoperato in una raccolta firme che, per l’appunto, sostiene il no al fotovoltaico, ma possibilista ad un confronto con l’amministrazione comunale su eventuali alternative. Il progetto in sé, tuttavia, sarebbe sostenuto in toto da Confartigianato – e quindi non peserebbe sulle casse comunali – solo se all’interno della progettualità rientrerebbe anche l’implementazione del parco fotovoltaico.

Oltre all’installazione del fotovoltaico all’interno dell’area sarebbero previste ulteriori interventi, come ad esempio la demolizioni delle strutture esistenti, la creazione di un parcheggio destinato ai residenti ed alle scuole, oltre che l’implementazione di servizi turistici (specialmente per i cicloturisti) ed il mantenimento della zona verde lungo la strada.

Negli ultimi giorni la vicenda ha preso un ulteriore svolta, visto che è nata una raccolta firme che appoggerebbe il progetto comunale totalmente, la cui referente e promotrice, Giuseppina Canzutti si è espressa con grande favore anche verso il dibattuto fotovoltaico.

«Sembra evidente che questo progetto porti grandi vantaggi alla comunità di Brazzano – hanno spiegato i favorevoli al progetto – perché permetterà di bonificare un’area che risulta essere gradualmente sempre più degradata ed a costo zero per il nostro comune. Questa è un’opportunità da non perdere».

Ad ogni modo per chi fosse interessato a firmare la petizione del si è invitato recarsi presso l’Ostarie di Brezan in via Pittoni mentre, per chi vuole sottoscrivere la propria firma per il no, l’edicola di Tiziana Casali, sempre in via Pittoni, è aperta alla cittadinanza interessata.

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