Santo Stefano riunisce ancora tutta la Bisiacaria, assegnato il premio a Donatella Manià

Santo Stefano riunisce ancora tutta la Bisiacaria, assegnato il premio a Donatella Manià

LA FESTA

Santo Stefano riunisce ancora tutta la Bisiacaria, assegnato il premio a Donatella Manià

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 26 Dic 2024
Copertina per Santo Stefano riunisce ancora tutta la Bisiacaria, assegnato il premio a Donatella Manià

In 5mila in piazza: dopo la messa e la consegna del riconoscimento, la festa è proseguita tra chioschi, melodie della Filarmonica e la tradizionale Cantada.

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Anche questo 26 dicembre Vermegliano è ridiventata il cuore pulsante della Bisiacaria che, come ogni anno, attira migliaia di persone di tutte le età in occasione della tradizionale festa di Santo Stefano. L’evento più sentito di tutta la comunità, al punto che la pagina Facebook a esso dedicata si definisce rivolta “a chi pensa che il Natale non sia altro che la vigilia di Santo Stefano”. Fra i numerosi chioschi di cibo e bevande calde delle associazioni ronchesi, la sfilata della Filarmonica Verdi con tappa davanti ai vari bar e l’appuntamento fisso a mezzogiorno con la Cantada, l’atmosfera gioiosa e conviviale della festa si è fatta sentire fin dalle prime ore della mattina.

Primo appuntamento alle ore 10 nella chiesa nuova di Santo Stefano per la celebrazione della messa dedicata al patrono di Vermegliano, officiata da don Matteo Marega e concelebrata da monsignor Ignazio Sudoso, dai vicari parrocchiali don Luigi Fontanot e don Marco Zaina e dal parroco di Maria Madre della Chiesa don Umberto Bottacin. L’omelia di don Matteo ha approfondito ciò che testimonia e racconta al giorno d’oggi la figura del protomartire Stefano: se nel mondo vi sono cristiani che ancora subiscono persecuzioni per la loro fede, purtroppo anche la casa – sede della famiglia e delle festività – può trasformarsi nel «luogo dove avvengono le vicende più drammatiche».

«Nonostante il clima di conflitto, il Vangelo ci descrive Santo Stefano come “pieno di grazia e di potenza” – queste le parole di don Matteo – quando ci troviamo in una situazione di conflitto, anche in famiglia, allora noi dobbiamo presentarci disarmati, animati soltanto dalla forza universale dell’amore». «Abbandoniamo le difese, i pensieri su come prevalere sugli altri, liberiamoci di tutto ciò che impedisce all’amore di essere comunicato – ha proseguito il giovane parroco - una vita spirituale significa disarmo, togliere pesi e barriere che ci impediscono di spiccare il volo mossi dallo Spirito come i ciuffi di un soffione portati dal vento».

Al termine del rituale, la consegna dell’annuale premio Santo Stefano, «espressione concreta dei valori che rendono possibile la vita in società», come ha commentato don Ignazio. Alla presenza del vicesindaco di Ronchi Enrico Papais e della presidente della Pro Loco Patrizia Pallaro, il riconoscimento è stato assegnato a Donatella Manià in quanto «straordinaria promotrice dell'inclusione sociale a scuola e nello sport paralimpico ed esempio luminoso di dedizione, altruismo e solidarietà, poiché ha promosso i valori della giustizia e delle pari opportunità per tutti».

La festa è proseguita nelle strade del paese, con il caldo sole mattutino ad accompagnare l’affluenza in costante incremento e le varie unità di polizia, carabinieri e vigilanza privata presenti sul posto a garantire ordine e sicurezza. Una prima accoglienza, poco dopo il passaggio a livello di viale Garibaldi, arriva dai bikers parcheggiati con i loro mezzi per la nuova edizione del “Motoincontro di Santo Stefano”. Avvicinandosi alla piazza di Vermegliano si nota un grande fermento attorno a bar e chioschi, scandito dall’accompagnamento musicale della Filarmonica con le sue animate soste fra i tavoli dei locali. Ed ecco finalmente giungere mezzogiorno, l’atteso momento della Cantada bisiaca: a dirigerla quest’anno Fulvio Salvagno al posto del noto Marino Boscarol, a cui direttore e coristi hanno dedicato un caro saluto. Seguendo le voci sul palco, le centinaia di presenti in piazza Santo Stefano hanno intonato brani e melodie della tradizione bisiaca come “Paisanella”, “El tram de Opcina”, “Finché la Barca Va”, “Alla salute” e “Xe meio un bicer”, dando vita tutti assieme a un intenso momento comunitario.

«Siamo stati fortunati ad avere questa giornata meravigliosa, per un evento che si caratterizza per il forte senso di vicinanza e di comunità – il commento della presidente di Pro Loco Ronchi Patrizia Pallaro - ringraziamo il Comune e tutte le associazioni presenti e già attive con molto entusiasmo». «Una bellissima tradizione che non sarebbe possibile rinnovare senza l’enorme lavoro di molte associazioni e cittadini, in particolare senza l’impegno e la dedizione della nostra Pro Loco – ha sottolineato nel suo discorso prima della Cantada il vicesindaco Papais – a tutti auguro che questi siano giorni sereni da poter trascorrere con famigliari e amici, confidando che l’anno sacro del Giubileo possa portare finalmente la tanto attesa Pace nel Mondo».

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