Ronchi dei Legionari, Sergio Scabar in mostra a villa Vicentini Miniussi con “Salendo le scale” da sabato 25

Il percorso espositivo verrà inaugurato sabato 25 gennaio alle ore 11. Più di cento opere, oggetti e materiali d’archivio racconteranno un lato meno noto del fotografo ronchese.

Nell’ambito del progetto pluriennale “ARTE&TERRITORIO” il Consorzio Culturale del Monfalconese/Ecomuseo Territori e il Comune di Ronchi dei Legionari hanno deciso di rendere omaggio al fotografo ronchese Sergio Scabar con “Salendo le scale”, mostra allestita nella sede di Villa Vicentini Miniussi che verrà inaugurata sabato 25 gennaio alle ore 11 e rimarrà visitabile fino al 28 febbraio.

Il percorso espositivo, curato da Chiara Aglialoro e corredato dai testi di Katia Bonaventura, Gianpaolo Cuscunà e Daniele Capra, è composto da più di cento opere, oggetti e materiali d’archivio. In apertura sono visibili materiali inediti riferibili al progetto fotografico di Sergio Scabar “Lungo i marciapiedi”, esposto nel 1984 nella Galleria comunale di Fogliano Redipuglia: decisione che permette di approfondire, parallelamente alla ricerca artistica di Scabar, anche il rapporto tra l’allora Centro Culturale Pubblico Polivalente - oggi CCM - e il mondo della fotografia.

Si è scelto dunque di raccontare uno Scabar forse meno noto, che però aveva in sé già tutti i caratteri del linguaggio maturo riconosciuto anche nel contesto artistico fotografico nazionale. Un linguaggio presentato attraverso alcune opere realizzate degli anni Duemila, per la prima volta messe in dialogo in modo esplicito con gli oggetti da cui nascono.

Il critico d’arte Daniele Capra, che parteciperà all’inaugurazione di sabato, definisce Sergio Scabar come «uno dei più significativi autori della sua generazione nel panorama della fotografia italiana. È una figura di rilievo da riscoprire, la cui importanza deve ancora essere riconosciuta appieno dalla critica per questioni di ordine meramente geografico». “Salendo le scale” è dunque l’occasione perfetta per porre la necessaria l’attenzione su un importante archivio privato del territorio, oggi conservato dalla famiglia Scabar: un patrimonio che l’ha urgenza di esser studiato per poi giustamente venir valorizzato e messo a disposizione delle comunità.

La mostra è visitabile con ingresso gratuito dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, lunedì e mercoledì anche dalle 15.00 alle 18.00. Per aperture straordinarie è possibile effettuare una prenotazione telefonando al CCM.

In foto: Sergio Scabar, "Autoanalisi" (1978)

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