LA CERIMONIA
Ronchi, la Filarmonica Verdi taglia il nastro della nuova Casa della Musica
Con l’ultimazione dei lavori del secondo lotto di restauro, quello della parte superiore, il polo diventa pienamente operativo. Investiti 96mila euro.
Dopo tre anni l’opera è completa. Concluso il secondo lotto di restauro, oggi, sabato primo febbraio, è stata inaugurata la Casa della Musica di Ronchi dei Legionari in via Duca d’Aosta, 40. L’edificio è stato già storica sede dell’asilo comunale e della Polizia Municipale. I lavori di riqualificazione dell’edificio sono stati resi possibili principalmente grazie ad un finanziamento regionale – ottenuto partecipando ad un bando specifico – di 60mila euro e ad un contributo economico dell’amministrazione comunale di 21mila euro, cifra che ha permesso il rifacimento delle pareti esterne. La Filarmonica ha poi investito ulteriori 15mila euro di fondi propri per alcuni lavori inizialmente non previsti.
«È un’emozione fortissima inaugurare questa sede oggi – sono le parole del sindaco Mauro Benvenuto – un simbolo di dedizione, passione e collaborazione che ha visto più attori adoperarsi per la buona riuscita di questa importante iniziativa. La stessa associazione, i progettisti e tanti volontari hanno permesso a questo edificio di diventare un punto di riferimento aperto alla comunità». Per quanto riguarda i lavori eseguiti, è stata innanzitutto migliorata la sicurezza dello stabile e nello specifico quella del solaio, è stato rifatto il tetto e sono stati installati i pannelli fotovoltaici in un’ottica di risparmio energetico. L’edificio è dotato pure di un impianto di condizionamento. Oltre al rifacimento delle pareti esterne, il tavolato originale è stato sostituito da una nuova pavimentazione. Sono stati inoltre messi maggiormente in risalto i punti luce. «Quanto realizzato è un importante progetto – commenta il presidente della Filarmonica Verdi, David Cusimano – siamo riusciti a dare un carattere più umano ed accogliente alla nostra sede, considerandola come una casa».
L’edificio è stato rimesso a nuovo grazie ai progettisti della I3 Studio Srl, la S.C.A. Montaggi Srl, l’azienda Simone Vinci Termoidraulica, i Vivai Petrini e le Onoranze Funebri Bertogna, tutte con sede a Ronchi dei Legionari. A dare il loro contributo anche Innovative Tecnological System e la Tetti e Grondaie T.G. Snc di Alessandro Di Bert e Andrei Dawa di Fogliano Redipuglia. Hanno contribuito anche la ditta Emilio Fabris di Monfalcone, gli sponsor 3UG Serramenti di Monfalcone e US Group Srl di San Giovanni al Natisone. Fondamentale l’apporto tecnico degli ingegneri Paolo Berini e Stefano Miniussi e per quanto riguarda la parte contabile, il lavoro di Monica Brez. Tanti sono stati i soci collaboratori che trasversalmente hanno contribuito a consegnare questo polo culturale alla comunità ronchese. La maestra Fulvia Antoniali ha espresso il ringraziamento comune di tutto il sodalizio nei confronti del presidente Cusimano che ha seguito con impegno e passione tutte le fasi delle opere eseguite.
A valorizzare ancora di più la sala superiore della Casa sono alcuni affreschi conservati e messi in evidenza in questa struttura risalente al 1928, data trovata incisa su una delle travi di sostegno del tetto e rinvenuta durante il restauro. Alcuni affreschi sono probabilmente risalenti all’insediamento del podestà, altri sarebbero riconducibili alle truppe dell’esercito americano giunto in città per la liberazione dai nazifascisti. A benedire la struttura è stato il parroco di Maria Madre della Chiesa, don Umberto Bottacin. Al termine della cerimonia i presenti hanno vissuto un momento di convivialità condividendo una buona minestra cucinata dal cuoco Davide Morsolin. Non sono mancate altre delizie dolci e salate sapientemente preparate da tanti volontari e amici.
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