Ronchi, Bragato sul difensore civico: «Forma di protezione gratuita senza ricorsi onerosi al Tar»

Ronchi, Bragato sul Difensore Civico: «Forma di protezione gratuita senza ricorsi onerosi al Tar»

LE CONSIDERAZIONI

Ronchi, Bragato sul Difensore Civico: «Forma di protezione gratuita senza ricorsi onerosi al Tar»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 17 Gen 2025
Copertina per Ronchi, Bragato sul Difensore Civico: «Forma di protezione gratuita senza ricorsi onerosi al Tar»

Passata la mozione promossa da Ronchi2030 per la sottoscrizione della convenzione. Astensione sui criteri per l’assegnazione dei contributi a enti e associazioni no profit.

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«È motivo di grande soddisfazione il fatto che nel Consiglio comunale di Ronchi dello scorso lunedì sia stata accolta all’unanimità la mia proposta di attribuire al Difensore Civico regionale le funzioni di difesa civica anche per il nostro Comune, mediante apposita convenzione, non onerosa. In questo modo ai cittadini interessati dall’azione della pubblica amministrazione verrà offerta una forma di protezione gratuita, alternativa rispetto agli onerosi ricorsi al Tar o giudiziali». Ad affermarlo è Sara Bragato, consigliere comunale di Ronchi2030.

«Pur se gli uffici comunali dimostrano un elevato livello di ascolto dell'utenza, possono ancora verificarsi episodi che provocano insoddisfazione negli utenti e che potranno trovare interlocuzione con il Difensore Civico – osserva Bragato - un certo grado di soddisfazione deriva poi anche dal fatto che nella stessa seduta del Consiglio siano stati finalmente fissati dei criteri per l’assegnazione dei contributi agli enti ed associazioni no profit». Sul punto in questione, la consigliera rivela di essersi comunque astenuta «perché la proposta che avevo avanzato già in commissione, quella di inserire tra i criteri anche il “numero di iscritti residenti a Ronchi” non è stata accolta, così come non sono stati ammessi gli emendamenti, con cui chiedevo tra l’altro di considerare quale criterio anche la storicità della presenza sul territorio dell’associazioni».

Pur riconoscendo il valore di tutte le realtà associative cittadine, Bragato ritiene infatti particolarmente meritevoli di sostegno i sodalizi storicamente presenti sul territorio, la cui attività – culturale, sportiva o altro – si rivolgano soprattutto alle fasce giovanili e della terza età, preferibilmente in un contesto che coinvolga al contempo maschi e femmine, ovvero di parità di genere. «Credo sia anche attraverso queste politiche che si contribuisce allo sviluppo della società – continua - con i miei emendamenti miravo poi a correggere altre incongruenze del regolamento, confermate in aula dal segretario, in particolare rispetto alla rilevanza economica degli impianti. Spero se ne riparli a breve, con una nuova revisione del testo normativo».

«Non ho quindi potuto che astenermi, pur essendo stata io a sollevare, già anni addietro, come ricordato dal sindaco, il problema costituito dalla mancata individuazione di criteri per l’assegnazione di contributi – conclude Bragato – riconosco che ora, nonostante nei criteri fissati non si parli di residenti, storicità o altri temi come la parità di genere, finalmente si è fatto un passo avanti. Non mi si parli però di amarezza per non aver ottenuto un voto unanime sul regolamento. Ci si concentri piuttosto sul bilancio, ritirato dall’odg all’ultimo minuto, perché contenente errori».

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