Romans, la Commissione regionale chiede la valutazione di impatto ambientale per il parco fotovoltaico

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Le valutazioni

Romans, la Commissione regionale chiede la valutazione di impatto ambientale per il parco fotovoltaico

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 18 Dic 2024
Copertina per Romans, la Commissione regionale chiede la valutazione di impatto ambientale per il parco fotovoltaico

La notizia è arrivata ieri sera durante il Consiglio comunale. A livello regione avviato iter per stringere le normative sul tema.

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Il progetto di impianto fotovoltaico di Romans d'Isonzo andrà a valutazione di impatto ambientale (VIA). Un primo passo definito «positivo» dall’amministrazione comunale, sindaco in primis, sul tema del parco fotovoltaico previsto nei campi della cittadina. La notizia, arrivata ieri a consiglio appena iniziato, è stata accolta con favore da tutti i consiglieri comunali. La Commissione VIA della Regione ha determinato di mandare a valutazione di impatto ambientale il progetto che la ditta Verbund ha proposto di realizzare tra via del Castelliere e via Sauro. Un primo punto, anzi due, a favore di Comune e Comunità di Romans d’Isonzo che si sono unite per far sentire forte la propria voce: da una parte le osservazioni comunali sul progetto a firma del sindaco, dall’altra le 876 firme raccolte a Romans in una petizione al Consiglio regionale perché provveda a normare sulle aree idonee e non idonee a ospitare impianti fotovoltaici a terra.

È notizia di domenica, peraltro, l'approvazione da parte della Giunta regionale di un disegno di legge per la normazione in materia di impianti fotovoltaici a terra. Queste le motivazioni adottate dalla Commissione, invece, per quanto riguarda il futuro impianto di Romans: «Insufficiente larghezza della fascia perimetrale a verde che non consente, per la maggior parte del perimetro, un’adeguata mitigazione in grado di schermare alla vista il campo fotovoltaico; insufficiente altezza raggiungibile della fascia perimetrale a verde del Lotto 1 che non maschera alla vista l’impianto dai condomini presenti su via del Castelliere; insufficiente larghezza della fascia perimetrale a verde che non consente, per la maggior parte del perimetro, la costituzione di nicchie ecologiche che permettano i ripopolamenti faunistici implementando la biodiversità; interruzione da parte dell’impianto di un “corridoio ecologico” di livello regionale come definito dal Piano Paesaggistico Regionale per il passaggio delle specie animali; in fase di impianto della fascia verde non è stato fornito un adeguato piano di monitoraggio delle essenze per verificarne l’attecchimento e lo sviluppo; un tanto risulta rilevante poiché l’impianto si trova adiacente alle abitazioni».

Il documento richiama anche la presenza «nei pressi e confinante con l’impianto, di due ville storiche, rispettivamente “Villa del Torre” (immobile di interesse storico artistico architettonico tutelato) e “Villa del Conte Prandi”; la presenza dell’impianto fotovoltaico muterebbe il contesto in cui le ville risultano inserite, risultando l’impianto come un elemento estraneo e non pertinente», sottolineando anche l’«assenza di valutazioni localizzative alternative dell’impianto oltre l’alternativa zero, pur in presenza a breve distanza, di un campo fotovoltaico di proprietà della stessa ditta non ancora realizzato in cui si potrebbe verificarne un eventuale ampliamento, il rischio di incidenti causa insufficiente larghezza della fascia perimetrale a verde che non consente, per la maggior parte del perimetro, un’adeguata mitigazione in grado di schermare alla vista il campo fotovoltaico e l’insufficiente altezza raggiungibile della fascia perimetrale a verde del Lotto 1 che non maschera alla vista l’impianto dai condomini presenti su via del Castelliere oltre che l’insufficiente larghezza della fascia perimetrale a verde che non consente, per la maggior parte del perimetro, la costituzione di nicchie ecologiche che permettano i ripopolamenti faunistici implementando la biodiversità».

La Commissione, inoltre, ha preso anche atto che il 20 novembre 2024 è stata presentata alla Presidenza del Consiglio Regionale FVG una petizione (Petizione n.11), con richiesta di modifica delle normative regionali in materia. Tale petizione, supportata delle ampie argomentazioni fornite dal Comune di Romans d’Isonzo, dimostra un disagio e un’avversione dei residenti poiché tale impianto si trova a ridosso delle abitazioni, coinvolgendo negli impatti generati direttamente i cittadini residenti.

«Prendiamo atto e siamo soddisfatti per l’esito del lavoro che abbiamo fatto, un lavoro intenso per un comune delle nostre dimensioni. È un primo obiettivo che abbiamo raggiunto. Nulla di eclatante: Nei prossimi mesi capiremo come procederà il Via. Un approfondimento ulteriore va fatto continuando nella strada già intrapresa di dialogo nel rispetto di tutte le posizioni», conclude il sindaco, Michele Calligaris.

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