Revoca cittadinanza a Mussoloni, il sottosegretario sloveno Rusjan: «Scelta assurda»

Revoca cittadinanza a Mussolini, il sottosegretario sloveno Rusjan: «Scelta assurda»

LE REAZIONI

Revoca cittadinanza a Mussolini, il sottosegretario sloveno Rusjan: «Scelta assurda»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Nov 2024
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L’esponente del Governo sloveno parla di «Risposta dolorosa ma necessaria». Critica Skgz: «Un'occasione buttata al vento». Il disappunto della dem Fasiolo e del civico Bullian.

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Benito Mussolini rimane cittadino onorario di Gorizia. La mozione sulla revoca della cittadinanza onoraria al duce, presentata dal consigliere Eleonora Sartori della lista "Noi, mi, noaltris Go!", è stata respinta dal Consiglio Comunale di lunedì scorso. La notizia non è passata inosservata nella vicina Slovenia. Alcune ore fa, sulla questione è intervenuto Marko Rusjan sottosegretario di Stato al ministero della Cultura che ha ritenuto necessaria una risposta «dolorosa su un avvenimento abbastanza assurdo». Rusjan richiama tutti gli sforzi messi in campo da molti «su entrambi i lati del confine per creare il miglior nuovo spazio transfrontaliero comune e illimitato per tutti i residenti». «Nel 1924, quando fu assegnato il titolo onorario, c'era un solo nome ufficiale per la città – ricorda il sotto segretario - lo stesso vale per la lingua e l'identità di tutti i nostri cittadini, che si sono bloccati sul versante italiano e sono rimasti vittime della repressione e sono stati tra i primi cittadini d'Europa a capire cosa significa il fascismo».

«Alcuni politici di Gorizia ovviamente non lo capiscono nemmeno oggi. Non si tratta di chi sta dalla parte del confine, ma di chi sta dalla parte sbagliata della storia. I partigiani sloveni, jugoslavi e italiani collaborarono e insieme sconfissero il male del fascismo in Europa. Ormai, generazioni di vicini su entrambi i lati del confine, vivono in pace» aggiunge Rusjan. «Tra pochi mesi iniziano gli eventi legati alla Capitale Europea della Cultura 2025, progetto congiunto delle due città che porta con sé un messaggio di convivenza. Accogliamo quindi con favore la decisione della consigliera Sartori e sosteniamo gli altri 11. Abbiamo sconfitto i fascisti insieme e non lasceremo che accada di nuovo ciò che ha causato tanta miseria. Non lasceremo che succeda ciò che è stato sconfitto dagli sforzi di entrambe le comunità confinarie».

Critica sulla vicenda anche Slovenska Kulturno Gospodarska Zveza, l’Unione Culturale Economica Slovena. «Nell'anno in cui Nova Gorica e Gorizia saranno Capitale Europea della Cultura, Benito Mussolini sarà ancora cittadino onorario di Gorizia – sottolinea il presidente provinciale di Skgz, Marino Marsič - il voto del Consiglio Comunale ha confermato che metà della Capitale Europea della Cultura non riesce a guardare al futuro nemmeno in questo momento epocale, in cui tutti gli occhi d’Europa saranno puntati sulle due città. La storia non si può cambiare né riscrivere, ma far mantenere la cittadinanza onoraria ad un uomo che ha causato sofferenza e morte in tutta Europa è offensivo non solo per i goriziani, ma per tutti gli europei». Skgz la definisce quindi «un'occasione buttata al vento» perché «l'annullamento della cittadinanza onoraria a Mussolini sarebbe un importante passo verso la concretizzazione delle parole e delle promesse di amicizia e collaborazione che sentiamo ogni giorno dal sindaco di Gorizia e dai suoi colleghi».

«Abbiamo sperato fino all'ultimo che la proposta passasse con il pieno appoggio dell'opposizione e di una parte dei consiglieri di maggioranza, ma purtroppo hanno votato solo due terzi dei consiglieri dell'opposizione – continua l’Unione - significativo è anche il fatto che tra i consiglieri di lingua slovena abbia sostenuto la causa soltanto Alessandro Feri, al quale va il nostro sincero ringraziamento. Ringraziamo anche la consigliera Eleonora Sartori, prima firmataria, che ha argomentato in maniera esaustiva la proposta». «Il verdetto del Consiglio Comunale rispecchia lo spirito della nostra città, ma lo accettiamo, seppure con amarezza ed una profonda delusione – conclude Skgz- evidentemente non è ancora giunto il momento per dar seguito al messaggio lanciato dai presidenti di Italia e Slovenia nel 2020 a Basovizza».

Duro pure il Pd regionale per voce del consigliere Laura Fasiolo. «La scelta del centrodestra goriziano e del sindaco Ziberna di non togliere la cittadinanza onoraria conferita a Mussolini non è solo sbagliata, ma anche contraria ai valori che ci ha trasmesso il gesto del Presidente Mattarella insieme a quello della Slovenia, Pahor davanti alla foiba di Basovizza, oltre a quelli di vicinanza e fratellanza che esprime Go!25». «Il significato stesso della cittadinanza onoraria è qualcosa che evidenzia i valori di una persona: non è decisamente questo il caso, altro che gesto pretestuoso della sinistra, come l'ha definito Ziberna, questo è un cattivo esempio e un brutto insegnamento che si lascia alla comunità» così Fasiolo in chiusura.

«Questo sarebbe per la destra aver fatto i conti con la storia? - domanda Enrico Bullian, consigliere regionale di Patto per l’Autonomia Civica Fvg - vale meno per il sindaco di Gorizia anche se mi risulta contradditorio dichiararsi antifascisti e mantenere un riconoscimento al duce del fascismo, ma vale sicuramente per una parte della sua maggioranza, dove le aree di tolleranza con quello che rappresentò il fascismo sono ancora troppe e questo continua a essere un nervo scoperto per l’area sovranista e populista: non c’è mai una presa di distanza inequivocabile. Avrei dato per scontato che tutti, nel 2024, avessero potuto votare per revocare la cittadinanza onoraria al duce del fascismo, responsabile del-le leggi razziali e delle guerre di conquista. Purtroppo non è così».

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