Si prepara il Primo Maggio a Gradisca e Cervignano: «La sicurezza è investimento, non un optional»

Si prepara il Primo Maggio a Gradisca e Cervignano: «La sicurezza è investimento, non un optional»

LE MANIFESTAZIONI

Si prepara il Primo Maggio a Gradisca e Cervignano: «La sicurezza è investimento, non un optional»

Di S.F. • Pubblicato il 29 Apr 2025
Copertina per Si prepara il Primo Maggio a Gradisca e Cervignano: «La sicurezza è investimento, non un optional»

Gli appelli dei segretari generali regionali Piga, Monticco e Zorn su giovani, governo e futuro del sistema produttivo. L'attenzione su pace e solidarietà.

Condividi
Tempo di lettura

Sono quattro gli appuntamenti in programma in regione in occasione della Festa dei Lavoratori organizzati dalle Segreterie Regionali di Cgil Cisl Uil Friuli Venezia Giulia. A Trieste, l’evento regionale comincerà con il ritrovo dei manifestanti in Campo San Giacomo alle ore 9 con partenza del corteo fino in piazza Unità. Il comizio conclusivo è previsto alle 11 con Maria Grazia Gabrielli, segretaria nazionale confederale Cgil. Come già anticipato dalla nostra testata, nell’ex provincia di Gorizia, l’evento principale si terrà a Gradisca d’Isonzo, con il raduno alle 10 al parco di piazza Unità, e chiusura alle 12 con il comizio tenuto dal segretario nazionale confederale Cgil, Giuseppe Gesmundo. Per il territorio friulano l’appuntamento è a Cervignano: raduno alle 10.30 in piazza Indipendenza, con il comizio finale del segretario nazionale Cisl Giorgio Graziani. A Pordenone il ritrovo è previsto per le 9.30 in piazza Maestri del Lavoro, con partenza del corteo fino a piazza Municipio, dove alle 11 si svolgerà l’intervento conclusivo delle segreterie territoriali Cgil, Cisl e Uil.

La sicurezza sul lavoro è il primo tema che Cgil, Cisl e Uil sollevano alla vigilia del Primo Maggio e mettono al centro delle manifestazioni in Friuli Venezia Giulia quest’anno anche alla luce della recrudescenza infortunistica che continuiamo purtroppo a registrare sia a livello nazionale sia in regione. «Solo nei primi due mesi di quest’anno l’Italia ha visto 138 infortuni mortali, il 16% in più rispetto a quelli di gennaio febbraio 2024 – spiega Michele Piga, segretario generale Cgil Fvg – e anche il Friuli Venezia Giulia piange già diverse vittime, come il giovanissimo Daniel Tafa, trafitto da due schegge lo scorso 25 marzo a Maniago. Dobbiamo tenere la guardia alta: la sicurezza non è un costo, ma un investimento, e la qualificazione del nostro sistema produttivo».

Alberto Monticco, segretario generale Cisl Fvg, ribadisce che «l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, che noi intendiamo buon lavoro, dignitoso, sicuro, correttamente retribuito che lasci alla persona la possibilità di realizzarsi e di programmarsi un futuro all’interno del proprio contesto sociale». «È il lavoro che unisce e questo Primo Maggio oltre alla salute e sicurezza sul lavoro lo vogliamo pensare come un ponte di pace sul mondo – continua - vogliamo pensare che il lavoro e i suoi protagonisti, i lavoratori appunto, possano veicolare un messaggio di pace e serenità».

Il segretario generale Uil Fvg, Matteo Zorn, evidenzia che «il governo sembra aver abdicato sui temi della sicurezza sul lavoro, della precarietà e dell’aumento del costo della vita per le persone. Anche quest’anno registriamo troppi infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia, e già tre mortali, in un contesto di occupazione quasi piena. Ma di anno in anno continuiamo a chiedere sempre le stesse cose: più ispettori del lavoro, più controlli a campione, una vera ‘patente a punti’ per le aziende (quella introdotta è inefficace), contratti stabili perché quando si è precari non si viene formati».

Il secondo tema che preme sul mondo del lavoro e sulla società in generale è la situazione politica ed economica internazionale. Per Piga, «le capacità di generare valore aggiunto e di competere sui mercati internazionali in una congiuntura internazionale difficile come questa, sono legate a doppio filo alla capacità di investire in professionalità, innovazione, qualità del lavoro e dei processi produttivi». «Solo avendo ben chiare queste priorità il nostro manifatturiero potrà superare indenne e con buone prospettive di rilancio una congiuntura internazionale sempre più difficile, a maggior ragione per un’economia fortemente votata all’export come la nostra» evidenzia il segretario Cgil.

«Più lavoro e più pace, più solidarietà e più comunità per dare alle generazioni future un mondo, e non soltanto un mondo del lavoro, migliore di quello attuale – si augura Monticco – la destabilizzazione globale sta già avendo ed avrà sempre di più, un forte impatto sul mondo del lavoro e siamo molto preoccupati dinanzi alle politiche dei dazi che stanno minando le regole del mercato, ma anche inducendo molte aziende a trasferirsi con grande depauperamento della forza lavoro. Credo che dal palco del Primo Maggio sia doveroso un appello al senso di responsabilità di tutti» rilancia il segretario Cisl.

«Non vorremmo che i dazi fossero una nuova scusa per i datori per negare e comprimere i diritti del lavoro – ammonisce Zorn – pensare di sostenere le imprese che fino ad ora registravano margini crescenti, come turismo e grande distribuzione, mentre i loro lavoratori non ne beneficiavano né dal punto di vista della stabilità e qualità del lavoro, né da quello salariale, è di fatto una compressione del lavoro stesso». «Così si premia chi crea condizioni per le quali stiamo perdendo un'intera generazione di giovani: non vogliono fare certi lavori, ‘scappano’ all’estero se possono» conclude il segretario Uil.

Foto di First Cisl

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione