«Un padre presente e grato per un dono speciale»: Gianni ed Elena Buccarella ricordano loro padre

I figli di Aldo Buccarella testimoniano del suo essere legato alla famiglia, nonno premuroso e riconoscente al suo speciale donatore.

Non solo uno scrittore, poeta e appassionato di cultura. Aldo Buccarella – deceduto venerdì scorso, all’età di 81 anni – aveva anche un profilo semplice e casalingo, era un nonno premuroso ed un uomo estremamente grato per il dono ricevuto grazie al trapianto di fegato al quale è stato sottoposto nel settembre del 1997. A descrivere questi tratti di Aldo, sono i suoi figli: Gianni ed Elena. «È stato un papà presente in tutte le fasi della nostra vita – sono le loro parole – la sua vita è stata contraddistinta da un alto spirito di positività che l’ha accompagnato anche nei momenti più bui della malattia. Non ci ha mai fatto pesare il suo dolore, ma l’ha affidato ai versi della sua amata poesia in Bisiaco che in segreto scriveva e successivamente ha pubblicato nel libro “Calada de nui”».

«Era concreto nel prendere decisioni difficili, allegro e leggero nel quotidiano – aggiungono i figli – giocava a carte con i suoi nipoti, con loro andava in bici, leggeva storie e desiderava trasmettere loro i vecchi giochi di una volta come “Pendul” e “Campanon”». Gianni ed Elena riferiscono anche del suo continuo documentarsi per fare ricerca. Poi il grato ricordo – mai mancato nelle sue pubblicazioni - di chi, nel 1997, gli ha «ridato la vita grazie al trapianto di fegato».

«Nostro padre non ha mai saputo chi fosse il donatore, ma ogni anno, finché ha potuto nei suoi viaggi a Padova per andare a fare i controlli, ha sempre acceso una candela nella Basilica di Sant’Antonio in onore del suo donatore. Grazie a lui abbiamo potuto vivere nostro padre ancora per 27 anni». Le esequie di Aldo saranno celebrate mercoledì 20 novembre alle ore 12 nella Chiesa di San Nicolò a Monfalcone, muovendo dall’obitorio dell’Ospedale San Polo dove gli si potrà dare l’estremo saluto dalle ore 10.

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