IL PROGETTO GO4Safety FVG
Opuscoli multilingue e dispositivi di protezione ai migranti, Aci e Prefettura unite per la sicurezza stradale
L’Aci di Gorizia ha consegnato materiali informativi, gilet e fanalini ai gestori dei Cas provinciali. Aumentate vittime e feriti per incidenti stradali in provincia.
I rischi legati alla circolazione stradale non fanno eccezioni e riguardano tutti, senza guardare al passaporto, alla cittadinanza o alla provenienza degli utenti. È con questa consapevolezza che nella sede della Prefettura, ieri mattina, l’Automobile Club di Gorizia ha distribuito ai gestori dei vari centri di accoglienza dei migranti della provincia un opuscolo multilingue, insieme a dei dispositivi di protezione individuale (dpi), tra cui gilet catarifrangenti e fanalini per biciclette. «Gli ospiti dei centri di accoglienza – spiega il prefetto Raffaele Ricciardi – possono liberamente muoversi per il territorio, negli orari prestabiliti. Ma spesso, questi – legati alle loro esigenze lavorative – impongono la percorrenza al buio di strade extraurbane poco illuminate, essendo la gran parte delle strutture collocate in aree lontane dai centri abitati. Ho quindi chiesto all’Aci di Gorizia, con cui abbiamo realizzato già tante altre iniziative, di coinvolgere anche questi utenti della strada nella campagna di sensibilizzazione del progetto GO4Safety FVG».
Richiesta accolta e fatta propria dall’associazione automobilistica, come ha confermato subito la presidente della sezione locale, Cristina Pagliara. «Il progetto – afferma – era iniziato un anno e mezzo fa, grazie in particolare al contributo regionale, guardando ai più diversi soggetti, dai bambini agli adulti. Adesso abbiamo cominciato a rivolgerci agli immigrati e per questo abbiamo realizzato questo pieghevole per illustrare le norme più basilari del codice stradale in italiano, inglese, hindi e urdu». Le regole scelte sono quattro: «Usa le strisce pedonali e guarda sempre bene a destra e a sinistra prima di attraversare; attraversa solo se il semaforo è verde, fermati se è rosso; col buio, renditi sempre ben visibile, con luci accese e abbigliamento ad alta visibilità; rispetta sempre i segnali e non andare in bici o in monopattino sul marciapiede». Il tutto è stato illustrato dalla fumettista Fabiola González, che per contestualizzare meglio il documento, ha anche riprodotto graficamente alcuni dei luoghi più tipici del Goriziano, come piazza della Vittoria nel capoluogo, piazza Unità a Gradisca d’Isonzo e piazza della Repubblica a Monfalcone.
A destare più preoccupazioni, tra gli addetti alla sicurezza, è soprattutto l’utilizzo del monopattino, «essendo mezzi senza particolari obblighi – aggiunge la direttrice di Aci, Maddalena Valli – e utilizzabili da persone sprovviste di patente». Per la funzionaria, infatti, è normale provare paura, la sera, se ci si trova all’improvviso davanti qualcuno su questi mezzi, con abiti scuri, sfrecciare su marciapiedi o in mezzo alla strada: «Le conseguenze possono essere molto drammatiche, a prescindere dall’etnia».
Il trend in crescita
I dati Istat forniti dall’Aci, in riferimento alla provincia isontina, destano allarme per il loro trend, sebbene questo sia in linea con quello nazionale. Nel 2023 è stato rilevato un numero di vittime più che doppio rispetto all’anno precedente (da 4 morti si è saliti a 9) e un incremento dei feriti a 557 da 522, pur con un numero assoluto di incidenti inferiore. Aumentano a 48 gli investimenti di pedoni contro i 39 del 2022. Il maggior numero di sinistri si registra nei comuni di Monfalcone (130) e Gorizia (89) ed è cresciuto in quelli di Cormons, Gradisca e Ronchi dei Legionari. La strada urbana è stata teatro di 256 incidenti, con 3 vittime e 320 feriti. Tra le cause principali, il mancato rispetto dei segnali (104 incidenti), la guida distratta (85) e la velocità eccessiva (52).
Il sostegno delle autorità locali
L’iniziativa ha raccolto il plauso di molte delle autorità locali presenti, oltre alla stessa Prefettura, che ha concesso l’utilizzo del proprio logo sui materiali del progetto. Tra questi, l’assessore alla Polizia locale di Gorizia, Francesco del Sordi: «Abbiamo dato tutto il supporto necessario, soprattutto per veicolare il messaggio nelle scuole primarie e, tramite i bambini, far arrivare queste informazioni anche ai genitori e alle famiglie. Sono sempre a disposizione per aumentare la sicurezza con ogni strumento». Gli ha fatto eco il sindaco di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto, che ha particolarmente apprezzato l’efficacia didattica dell’iniziativa, nelle scuole del territorio.
Per l’assessore alle Attività sportive di Monfalcone Fabio Banello «i ragazzi extracomunitari, quando divulghiamo cultura stradale, sono spesso più attenti rispetto ai colleghi italiani». Il suo auspicio è che «nel 2025 si cominci a sanzionare chi gira in monopattino senza rispettare le regole, in quanto causa di incidenti troppi incidenti con i pedoni». E proprio sull’uso scorretto di questi mezzi è intervenuto il comandante della Polizia locale della Comunità del Collio, Nicola Salvato: «Molto spesso i migranti arrivano con i monopattini senza dispositivi di illuminazione anche sulle strade regionali, dove non potrebbero circolare. Per questo è importante il lavoro di prevenzione e di formazione a ogni livello».
Discorso condiviso, infine, anche dall’assessore di Romans all’Ambiente, Alessio Bosch, che ha ricordato come il proprio comune si trovi sulla strada che tra il Tiare e il Cara di Gradisca. «Soprattutto adesso che fa buio sempre più presto, questi dispositivi sono utilissimi. La scuola è fondamentale per ridurre il numero di incidenti, non solo per le strade – e lo affermo da vigile del fuoco – ma anche nelle case, essendo gli incidenti domestici il più delle volte causati dall’inosservanza delle norme più basilari».
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