Il commento
Nuovo Codice della Strada, l'Aci è positivo: «Ascoltate le richieste»
Le nuove norme in vigore dopo la fine dell'iter legislativo. La presidente Pagliara, «ottima stretta sui monopattini».
Erano state annunciate e sono state approvate l’altro ieri le nuove regole del Codice della Strada: dopo l'approvazione da parte della Camera con 163 voti a favore il 27 marzo scorso, mercoledì 20 novembre nell'aula di Palazzo Madama il disegno di legge è stato approvato con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto. Il nuovo codice della strada entrerà in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, l'ultimo passo dopo la firma del Presidente della Repubblica. Il Nuovo Codice della Strada 2024 prevede ulteriori strette riguardanti l'uso dei cellulari alla guida, il tasso alcolemico e stupefacenti, l'uso delle biciclette e dei monopattini e l'utilizzo degli autovelox in modo equo.
Va detto che le modifiche al codice della strada non si applicano al passato e non avranno quindi valore retroattivo. Le nuove sanzioni si riferiranno solo ai fatti accertati e contestati dopo la pubblicazione della riforma del Nuovo Codice della Strada 2024 sulla Gazzetta Ufficiale e la cosiddetta vacatio legis di 15 giorni dalla pubblicazione. Saranno previsti dei corsi sull'educazione stradale anche alle scuole superiori che daranno diritto a due punti in più sulla patente.
Tra le novità, la sospensione della patente da 7 a 15 giorni per chi infrangerà il Codice della Strada nel 2024 e la decurtazione di 20 punti per le seguenti infrazioni: superamento dei limiti di velocità (tra i 10 e i 40 km/h), passaggio al semaforo con il rosso, inversioni di marcia dove vietato, sorpasso vietato o a destra , mancata precedenza, mancato rispetto all'alt di un agente del traffico, mancato rispetto della distanza di sicurezza, circolazione contromano e infrazioni sulle autostrade.
Inoltre, altre infrazioni per cui scatta la sospensione breve della patente sono: mancato o irregolare uso del casco a bordo di ciclomotori e motoveicoli; mancato o irregolare uso dei sistemi di ritenuta (per cui si intendono i supporti per tenere fermi e in sicurezza i seggiolini dei bambini) e dei dispositivi antiabbandono; uso del cellulare o di altri apparecchi durante la guida. In caso di infrazioni molto gravi e ripetute potrà esserci la revoca definitiva della patente e, se si causa un incidente, i giorni di sospensione raddoppiano. Infatti, un conducente che abbia meno di 20 punti e venga sanzionato per uso di smartphone o altri strumenti elettronici, potrebbe vedersi applicata la doppia sospensione, breve e ordinaria.
Nel Codice della Strada sono previste delle leggi precise riguardo a chi guida ubriaco con tolleranza zero. Infatti, se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro la sanzione sarà compresa tra 573 e 2.170 euro, con una sospensione della patente da 3 a 6 mesi, invece, se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro) e sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
Infine, se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è punita con sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro) e sospensione della patente da uno a due anni. Tutte le ipotesi di guida in stato di ebbrezza portano alla decurtazione di 10 punti dalla patente. Inoltre, nel Codice della Strada è previsto il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi al volante e per i cosidetti "ubriachi recidivi", l'obbligo dell'alcolock sull'auto. L'alcolock è un dispositivo che impedisce l'avvio dell'autovettura in caso di stato di ebbrezza che funziona come un etilometro.
Più precisamente, non appena si siederà, il conducente dell'auto, dovrà soffiare nell'apparecchio e l'alcolock se rileverà un tasso alcolemico elevato, bloccherà l'avviamento dell'auto fino a quando il valore tornerà sotto i limiti previsti. Questo sistema è già stato presentato nel 2020 dal Cnel ed è già stato sperimentato in molti paesi europei, dove è anche obbligatorio per i mezzi pesanti. Nel caso in cui il test sia positivo, scatterà immediatamente la revoca della patente e successivamente anche il divieto di conseguire la patente per tre anni.
Nel disegno di legge del Nuovo Codice della Strada 2024 c'è l'ipotesi di usare accertamenti da remoto per multare chi non dà la precedenza a pedoni e ciclisti, chi parcheggia negli stalli riservati a mezzi pubblici, polizia, vigili del fuoco, servizi di soccorso, veicoli elettrici e carico-scarico. Per eccesso di velocità, la sanzione va da 173 a 694 euro tra i 10 km/h e i 40 km/h di superamento dei limiti, invece se la violazione è compiuta all'interno di un centro abitato e per almeno due volte nell'arco di un anno, la multa sale tra 220 e 880 euro e scatta la sospensione della patente da quindici a trenta giorni.
Inoltre, c'è la possibilità che siano aumentate sanzioni in alcune casistiche, come la sosta nei parcheggi per i disabili (la multa sarà da 330 fino a 990 euro) e nelle corsie o fermate degli autobus (multa da 165 a 660 euro). Su proposta dei sindaci aumentano le sanzioni per eccesso di velocità, che potranno raggiungere i 1.084 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni per chi in città supera i limiti due volte in un anno.
«Ognuno di noi – spiega Cristina Pagliara, presidente dell’Automobile Club Gorizia – regge l’alcol in modo diverso ma è necessario adottare iniziative come nei paesi anglosassoni dove la tolleranza è zero». In questo aggiornamento del Codice della Strada sono state ascoltate varie richieste, sia dalle amministrazioni comunali che chiedevano una stretta sulla velocità nei centri urbani.
«La novità che ci preme sottolineare è anche quella sui monopattini per i quali non esisteva ancora una normativa certa. A Gorizia – prosegue Pagliara – non ve ne sono ancora molti ma a Monfalcone, invece, sono tante le persone che girano con questo mezzo. Con il buio e senza luci o dispositivi di sicurezza per la visione notturna diventano ancora più pericolosi».
Sulla questione monopattini, infatti, le nuove norme prevedono che essi siano dotati di assicurazione, targa e frecce obbligatorie, al fine di garantire una maggiore sicurezza per i loro utilizzatori e per gli altri utenti della strada. Inoltre, sarà obbligatorio l'uso del casco per chi è a bordo dei monopattini, sia per maggiorenni che per i minorenni, al fine di prevenire lesioni gravi in caso di incidente. A questo sarà obbligatorio apporre anche un contrassegno identificativo adesivo, non rimovibile e stampato dall’Istituto Poligrafico dello Stato. Sostanzialmente, una targa.
Per chi circola senza assicurazione è prevista una sanzione da 100 a 400 euro, mentre per chi circola un monopattino privo di indicatori luminosi di svolta e freno su entrambe le ruote, la multa va da 200 a 800 euro. È stato previsto anche un divieto generalizzato di sosta dei monopattini sui marciapiedi e, per quelli noleggiati nelle città, dovranno essere dotati di un meccanismo che li blocchi automaticamente se escono dalle zone consentite. Questi, dunque, potranno circolare solo su strade urbane (divieto di uscire dai centri abitati) con limite di velocità di 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.
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