Monfalcone, Fratelli d’Italia scende in piazza: «No a caccia al voto nella comunità bengalese»

La raccolta firme sarà portata avanti in Piazza della Repubblica per la proposta di legge sulle forze dell’ordine.

Scenderà in piazza, domenica 19 gennaio, la sezione di Monfalcone di Fratelli d’Italia che dichiara di «rimanere fedele ai propri valori e non cercherà mai voti presso specifiche comunità, come quella bengalese, facendo promesse mirate o illusorie. Proprio come Giorgia Meloni sta dimostrando coerenza e determinazione al governo, anche a Monfalcone è fondamentale puntare su interventi strutturali e lungimiranti. Le promesse irrealistiche e gli interventi a spot, tipici di certa sinistra, creano solo confusione e false aspettative». A dirlo, in una nota, sono i componenti di Fdi di Monfalcone.

«La politica ha bisogno di persone serie e competenti - aggiunge il Presidente della commissione sport di Fdi a Monfalcone, Luca Zorzenon - e Fratelli d’Italia ha dimostrato di averle anche a Monfalcone. Preferiamo parlare poco e lavorare bene, e i risultati si vedono. Tuttavia, ciò che sta accadendo tra i giovani di seconda generazione, con episodi di violenza come pestaggi e uso di coltelli, è un fenomeno preoccupante e complesso».

Un punto centrale del programma di Fratelli d’Italia a Monfalcone in vista delle prossime elezioni comunali sarà dedicato proprio all’attivazione di percorsi di recupero e rieducazione di questi giovani, «calando sulla realtà del Monfalconese quei principi di legalità e rispetto delle regole che il governo ha già promosso in altre realtà che vivono problematiche legate all’ordine pubblico», sottolinea Zorzenon. L’obiettivo è “rieducare” questi ragazzi, in particolare attraverso lo sport, coinvolgendo le tante associazioni presenti sul territorio». 


Fratelli d’Italia Monfalcone sarà presente in piazza della Repubblica domenica 19 gennaio dalle 10.30 con un banchetto per sostenere le proposte nazionali come l’inasprimento delle pene per resistenza, violenza, minaccia e lesioni al pubblico ufficiale; la creazione del reato di rivolta in carcere; la dotazione di maggiori strumenti di difesa e le misure per una maggiore tutela legale per le nostre forze dell’ordine. «Sarà possibile sottoscrivere queste proposte: la partecipazione dei cittadini è fondamentale per supportare chi ogni giorno rischia la propria vita per la sicurezza e il rispetto della legalità nel nostro Paese. Siamo certi che uniti si vince», conclude Zorzenon.

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