IL CASO
Lettere - Mariano del Friuli, limitazioni alle famiglie per la recita di Natale
Ci scrivono i genitori degli alunni dell'Istituto Comprensivo 'Macor', delusi per il limite di due 'spettatori' a bambino imposto dalla scuola.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera da parte dei genitori degli alunni dell’Istituto Comprensivo "Celso Macor" di Mariano del Friuli che, in vista della recita di Natale, si sono visti imporre delle limitazioni di accesso all'evento da parte della scuola. Sebbene la scuola sia già conclusa, riceviamo e pubblichiamo.
«La recita di Natale è da sempre uno dei momenti più attesi dai bambini e dalle loro famiglie, un'occasione speciale per celebrare insieme il periodo natalizio. Quest'anno, però, all’Istituto Comprensivo Celso Macor di Mariano del Friuli, le nuove regole sull'accesso all’evento hanno creato malcontento tra molti genitori.
Secondo una comunicazione diffusa dalla scuola tramite il registro elettronico – e quindi non protocollata ufficialmente – ogni famiglia potrà assistere alla recita con un massimo di due persone, indipendentemente dal numero di figli iscritti. Inoltre, è stato vietato l’ingresso ai fratelli e sorelle sopra i 3 anni. Questa decisione, giustificata genericamente da "ragioni di sicurezza", solleva molti dubbi, soprattutto perché eventi recenti nella stessa struttura, come il concerto della Banda di Cormons tenutosi pochi giorni fa, non hanno avuto restrizioni simili.
Alcuni nonni di quinta elementare: "È doloroso non poter essere presenti a un momento così importante per i nostri nipoti, per l'ultima loro recita", afferma una nonna che ha potuto partecipare ad ogni recita negli anni precedenti.
Le famiglie allargate, in particolare, si trovano penalizzate: genitori separati con nuovi coniugi non possono partecipare, creando una situazione che esclude figure fondamentali nella vita dei bambini. Le domande sorgono spontanee: cosa giustifica tali limitazioni, soprattutto quando esistono strumenti e competenze per gestire in sicurezza eventi pubblici?
"Chiediamo semplicemente che la scuola si apra a un dialogo costruttivo, per trovare soluzioni che permettano a tutti i bambini di essere circondati dalle persone che amano in questi momenti speciali," conclude un genitore. Il Natale dovrebbe unire, non dividere. Speriamo che il dibattito su questa vicenda porti a una maggiore attenzione verso le esigenze delle famiglie e, soprattutto, dei bambini».
Foto sito Ic "Celso Macor"
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