Laboratori spoke isontini, Moretti denuncia: «Troppi disagi, la Giunta regionale intervenga»

Laboratori spoke isontini, Moretti denuncia: «Troppi disagi, la Giunta regionale intervenga»

SANITÀ

Laboratori spoke isontini, Moretti denuncia: «Troppi disagi, la Giunta regionale intervenga»

Di S.F. • Pubblicato il 16 Nov 2024
Copertina per Laboratori spoke isontini, Moretti denuncia: «Troppi disagi, la Giunta regionale intervenga»

Il consigliere regionale presenta un’interrogazione per sollecitare l’intervento dell’amministrazione su lentezza per l’esecuzione degli esami, mancanza di personale ed esternalizzazione di alcuni servizi.

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«A sette anni dall'approvazione del Piano della medicina di laboratorio, i laboratori spoke dell'Isontino restano ancora penalizzati dalla mancata applicazione di tale delibera. Vi è infatti una differenza oggettiva rispetto alle realtà ospedaliere e territoriali dell'area triestina, cosa che rende disagevole il lavoro degli operatori, riflettendo anche sulla qualità del servizio offerto ai cittadini. Di fatto, l'Isontino viene relegato a essere la Cenerentola di Asugi». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti che attraverso un'interrogazione ha chiesto alla Giunta Regionale di porre mano alla valorizzazione dei laboratori spoke isontini che si occupano della gestione delle patologie complesse, dando applicazione della delibera di Giunta 599 del 2017 sul “Piano della medicina di laboratorio”.

«A seguito della mancata applicazione della stessa - continua Moretti - emergono in particolare la mancanza di un dirigente nella fascia oraria diurna, la mancata implementazione nei laboratori isontini di esami di base come il colesterolo hdl e ldl, colesterolo totale, transferrina, trigliceridi, mancanze che costringono i medici prescrittori a fare spesso per uno stesso paziente due o più richieste. E ancora, i protocolli di emostasi e coagulazione di urgenza tra area giuliana e isontina non sono allineati, e i profili chimici immunometrici in urgenza tra i laboratori di Cattinara e Burlo e Gorizia-Monfalcone sono diversi, creando di fatto pazienti di serie A e serie B». Inoltre, sottolinea ancora Moretti: «Alcuni esami di urgenza allo spoke di Monfalcone non vengono eseguiti con disagi di non poco conto sugli utenti che sono costretti a ritornare in ambulatorio il giorno dopo o a volte anche giorni dopo, per completare la visita specialistica, mentre al Burlo gli stessi vengono eseguiti sia in urgenza che in routine. Manca la compatibilità tra i sistemi informativi dei laboratori del Burlo e di Asugi».

Il consigliere regionale esprime poi critiche sull'esternalizzazione al Burlo della diagnostica per le malattie sessualmente trasmissibili, degli esami per l'allergologia e della tossicologia forense che prima erano di competenza Asugi: «Questo ha comportato un disagio oggettivo per gli utenti, che devono spostarsi da un laboratorio all'altro a seconda della tipologia dell'esame prescritto. Ciò ha prodotto per Asugi un aumento dei costi di gestione, dei tempi di refertazione, e generato un vero e proprio disorientamento nei medici di medicina generale diventati prescrittori, nonché inevitabili ricadute negative sui pazienti che devono capire in che laboratorio recarsi per quell'esame specifico prescritto. In sintesi, disagio e confusione per tutti, a cui speriamo che la Giunta voglia porre rimedio al più presto».

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