La novità
Italo Svevo e il suo Zeno Cosini ricordati a Lucinico: letteratura e storia nel punto panoramico
Nell'ambito del centenario dalla pubblicazione del romanzo, che si conclude proprio in paese, è stata inaugurata l'area vicino Villa Nella.
Non sarà solo un mero belvedere, di quelli che, nelle tarde serate estive o nei tiepidi pomeriggi primaverili, conciliano la vista di un bel panorama o di un tramonto, ma un punto letterario pubblico destinato alla cittadinanza, al turismo, al miglioramento in generale del ben vivere di Lucinico.
È lo spazio inaugurato questa mattina a Lucinico nell’ambito del centenario dalla pubblicazione, nel 1923, del romanzo La Coscienza di Zeno di Italo Svevo. I capitoli finali dell’opera, infatti, si svolgono nel paese friulano con il protagonista, Zeno Cosini, che si ritrova a camminare nei pressi di Villa Nella incontrando alcuni soldati di pattuglia, segno dell’imminente guerra.
Proprio Cosini è stato riprodotto in una statua di pietra, realizzata dallo scultore Paolo Figar, con la presenza anonima di una sagoma di soldato. La progettazione dell’area, che ha visto la spesa di circa 20mila euro, è stata affidata all’architetto Giovanni Bressan. Uno spazio, dunque, aperto a tutti anche se di priorità dell’Azienda Primosig di Oslavia che ha concesso non solo la realizzazione del ciottolato con la panchina e le figure ma anche il libero utilizzo. Le spese, in capo all’Associazione Lucinìs, sono state sostenute grazie ai fondi del Comune di Gorizia, della Cassa Rurale Fvg e della Parrocchia di San Giorgio.
Taglio del nastro, dunque, alla presenza dei rievocatori del Gruppo Monte Sei Busi della Pro Loco Fogliano Redipuglia e dei Danzerini di Lucinico: presenza importante che ha ricordato la storia raccontata dallo Schmidt. In Centro Civico, invece, la conferenza storico-artistico-letteraria alternata alle note della fisarmonica di Giampaolo Mrach.
«Villa Nella è stata parte fondamentale del nostro paese - così Renzo Medeossi, presidente del sodalizio - assieme a Villa Fausta, non più esistente. Un punto importante non solo per il paese ma anche per il romanzo di Svevo». Loredana Rossi ha ribadito come «il cappello dell’Università di Trieste è fondamentale per il progetto e la realizzazione della nostra idea. Quanto espresso da Svevo nel suo romanzo è tristemente attuale, con le guerre che attanagliano la nostra contemporaneità».
«Lucinico ricorda Zeno Cosini in un modo molto sveviano», così la professoressa Tiziana Piras dell’Università degli studi di Trieste. L’architetto Giovanni Bressan ha voluto rimarcare come «una targa non sarebbe bastata, ecco perché abbiamo pensato a un luogo fisico nel quale non solo ricordare la fondamentale parte letteraria ma anche fornire uno spazio per gli abitanti e per i turisti».
A dare il tocco artistico le sculture di Paolo Figar: dalle mani dell’artista è nato il Zeno Cosini in pietra, «perfettamente reso come personaggio, quasi buffo e goffo, in modo sia parallelo che coerente con quello pensato e realizzato su carta da Svevo», così il critico d’arte Giancarlo Paoletto.
«Le statue - così Figar - si trovano in una stanza senza pareti e sono in grado di dialogare con l’intero paesaggio. Anche un posto che ha un’utilità urbanistica. L’idea è far rinascere e rivivere il personaggio».
Foto di Silvo Stok.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.