A STARANZANO
‘Irreconciliabili’, l’iniziativa per non dimenticare la Shoah mercoledì 29 gennaio al San Pio X
Alessandro Cattunar sarà ospite dell’associazione ‘Apertamente’ per ripercorrere la storia di cinque famiglie ebree nella Trieste del 1938. Accompagneranno la serata Antonietta D’Alessandro e il coro ‘Audite Juvenes’.
Il 27 gennaio 1945 le truppe russe varcarono il cancello del campo di sterminio di Auschwitz. Dopo quanto già visto al campo di Treblinka pochi mesi prima, la tragedia dello sterminio, della tortura e della privazione di ogni diritto umano, fu davanti agli occhi di tutto il mondo. 15 milioni sono state le vittime riconosciute della deportazione nazista, di cui 6 milioni appartenenti alla comunità ebraica. Un milione e mezzo furono i bambini che trovarono la morte in seguito alle persecuzioni: torturati come cavie da laboratorio, fucilati, bruciati vivi, uccisi dalla fame e dalle malattie, mandati nelle camere a gas.
Per non dimenticare, affinché nessuno potesse più dire “io non sapevo” o potesse negare quali atrocità furono inflitte agli ebrei, innanzitutto, ma anche alle minoranze etniche come i rom, ai prigionieri politici e militari, ai disabili e agli omosessuali, vennero raccolte testimonianze e documentati con filmati i luoghi dello sterminio.
Ufficializzato dalle Nazioni Unite nel 2005, in Italia il “Giorno della Memoria” veniva già celebrato il 27 gennaio da 5 anni: da quando, cioè, venne approvato con la Legge 211 del 20 luglio 2000. Giustamente quella legge cita gli italiani che furono vittime di quella tragedia ma altrettanto doverosamente va ricordato come l’Italia e gli italiani abbiano assecondato la follia antiebraica nazista. Proprio Trieste, il 18 settembre 1938, fu infatti scelta da Mussolini per pronunciare pubblicamente, per la prima volta, la decisione di adottare una legislazione razziale tale da espellere dalla società gli ebrei.
Sin dalla sua fondazione, l’associazione culturale "Apertamente" celebra ogni anno la Giornata della Memoria. Per l’undicesimo anno consecutivo lo farà a Staranzano, grazie alla collaborazione e al sostegno del Comune e di altre realtà come la Bcc di Staranzano e Villesse e la Fondazione Visintin. Mercoledì 29 gennaio alle ore 18, al Teatro San Pio X, sarà ospite con “Irreconciliabili – Essere ebrei nell’Italia fascista” Alessandro Cattunar: insegnante di storia e filosofia nei licei e autore (il suo ultimo libro pubblicato è “Storia di una linea bianca. Gorizia, il confine, il Novecento”), si è laureato in Storia dell’Europa e ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia Contemporanea. Attualmente è anche presidente dell’associazione goriziana "Quarantasettezeroquattro", si occupa di didattica della Shoah dopo essersi specializzato in materia presso il Memoriale della Shoah di Parigi e collabora con diversi istituti storici regionali e non solo.
Cattunar ripercorrerà il 18 settembre del 1938, quando Diamantina, Miriam, Izhak, Enrico e Mauro – cinque giovani ebrei di Trieste tra i 12 e i 20 anni - si ritrovano in Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste ad ascoltare il discorso del Duce che annuncia l’adozione delle leggi razziali in Italia. Cinque giovani che assistono, insieme a migliaia di altre persone, ad un evento epocale senza rendersi immediatamente conto della portata delle parole di Mussolini, i cui effetti appariranno chiari nei giorni e nei mesi successivi. Questa è dunque la storia di come cinque famiglie, accomunate dalla stessa origine, abbiano affrontato, in modi e con destini diversi, gli anni dell’esclusione e delle persecuzioni, della guerra e della deportazione.
Ad accompagnare Alessandro Cattunar, con letture dal suo testo, ci sarà Antonietta D’Alessandro, attrice del Collettivo Terzo Teatro, mentre a introdurre ci sarà Cinzia Benussi, abituale collaboratrice di Apertamente. A concludere la serata, come ormai da tradizione, il coro misto giovanile Audite Juvenes diretto dalla maestra Gianna Visintin, che ha svolto e continua a svolgere un’intensa attività concertistica in ambito corale in Italia e all’estero. Il coro sarà accompagnato, al pianoforte, dalla maestra Rossella Fracaros. Porterà il saluto del Comune di Staranzano il sindaco Marco Fragiacomo.
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