AL 31 DICEMBRE
Grado, ancora in calo la popolazione. Corbatto: «Più incentivi su natalità e politiche di conciliazione tra vita e lavoro»
Nel 2024 c’è stato un calo di 96 residenti rispetto al 2023. Le nascite registrate sono 30, quattro i centenari. Importante la presenza straniera che si attesta sulle 589 unità.
Anche il 2024 si chiude con la popolazione residente a Grado ancora in calo. I dati al 31 dicembre 2024 restituiscono un valore chiaro ed inequivocabile. Rispetto all’anno scorso quando erano 7636 le unità registrate all’ufficio anagrafe, il 2025 si apre con 7540 residenti di cui 553 sono di origine straniera. 7428 sono le persone residenti in nuclei familiari (le famiglie sono 4210), mentre 112 sono le persone conviventi. Sono 365 le famiglie composte da almeno uno straniero al loro interno e 273 quelle con un intestatario straniero. Senza una fissa dimora ci sono 5 persone di cui una non è italiana. Tra i 553 cittadini stranieri iscritti all’anagrafe, il numero più alto è quello riferito ai 135 cittadini di origine bengalese; 68 sono quelli rumeni e 48 gli ucraini.
Ancora una volta bisogna constatare che i decessi- sono 107 - superano le nascite: 30. Quindi la popolazione invecchia. Sono in tutto 4 i cittadini centenari - o che hanno compiuto fino ai 109 anni considerati dal report -residenti sull’Isola: 2 risiedono in zona Colmata e 2 nella frazione di Fossalon. Sono 469 i cittadini che hanno tra i 50 e i 59 anni e oltre 700 quelli che hanno compiuto tra gli 80 e gli 89 anni. Il dottor Andrea Montagnani, responsabile del Servizio Demografico, ha pure colto l’occasione della trasmissione delle statistiche di fine anno per far sapere che le sezioni elettorali, eccetto Fossalon saranno raggruppate su un'unica sede, individuata nel Palazzo dei Congressi, anche a seguito del positivo esito dell’esperienza maturata con le elezioni 2024.
Dell’inverno demografico, ovvero il progressivo calo della popolazione residente dovuto a una combinazione di bassi tassi di natalità, emigrazione e invecchiamento, ne è consapevole il sindaco Giuseppe Corbatto che rileva il dato come «una sfida significativa per molte amministrazioni locali». «Il fenomeno colpisce soprattutto i piccoli comuni e le aree interne, con impatti su economia, servizi e qualità della vita» commenta il primo cittadino il quale spiega che l’amministrazione sta pensando alla promozione di incentivi alla natalità fornendo contributi economici alle famiglie per sostenere le spese legate ai nuovi nati o offrire agevolazioni fiscali per chi ha figli.
«Per quanto riguarda le politiche per la conciliazione vita-lavoro – prosegue il primo cittadino – c’è la necessità di creare asili nido a prezzi accessibili, servizi di doposcuola e promuovere il lavoro flessibile per aiutare le famiglie. Poi, per attrarre nuovi residenti bisogna offrire case a prezzi simbolici, terreni o incentivi economici per chi si trasferisce nel comune. Questa è per esempio una strategia adottata da diversi borghi italiani». In merito al supporto alla comunità giovanile, Corbatto conviene sul fatto di investire in formazione, opportunità lavorative e infrastrutture per giovani, in modo da evitare la fuga verso le città.
Altro punto affrontato, è l’integrazione degli immigrati: «Accogliere nuovi residenti stranieri, facilitando l’inserimento lavorativo e sociale, per contrastare il calo della popolazione». Infine, creare opportunità che incentivino a restare, favorisce per il sindaco lo sviluppo economico locale «attraverso la promozione del turismo, dell’artigianato e dell’agricoltura» «L’impegno di un’amministrazione, sebbene limitato dalle risorse disponibili, è fondamentale per mitigare gli effetti dell’inverno demografico e ridare vitalità alla comunità – conclude Corbatto - ogni misura richiede tempo per produrre risultati, ma una visione strategica e partecipata può fare la differenza».
Foto di Enrico Cester
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