LA MOSTRA
Gradisca, la mostra Wasted lotta contro la disparità di genere
La walking performance di Abïgail Sia aprirà la rassegna artistica, in cui saranno esposte varie artiste internazionali.
Dopo l’esposizione, a gennaio, negli spazi della Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi a Trieste, dal 1 febbraio al 30 marzo 2025 Wasted sarà presente a Gradisca d’Isonzo a Casa Maccari. La rassegna artistica propone un confronto sui temi caldi della questione di genere odierna, rintracciando sentieri e collegamenti tra lo spreco della competenza femminile e di quella naturale, problematizzando, ipotizzando antidoti e nuove chiavi di lettura ai fenomeni che hanno contraddistinto la disparità di genere.
Protagoniste del progetto sono diverse artiste internazionali, le cui opere e performance interrogano il pubblico su stereotipi, iconografie e narrazioni storiche che ancora oggi contribuiscono a circoscrivere le donne a ruoli di marginalità. La mostra si snoda attraverso quattro capitoli concettuali, ciascuno dedicato a una dimensione cruciale del rapporto tra donne, natura e società. Le opere esplorano, con sguardi audaci e innovativi, la marginalizzazione delle competenze femminili, la rappresentazione del corpo come oggetto, e il legame tra colonialismo e subalternità femminile.
Il primo capitolo analizza come le pratiche patriarcali abbiano sminuito le conoscenze femminili legate all’empatia e alla comprensione del mondo naturale. Le installazioni di Beatrice Achille e Zosia Zoltkowski offrono nuovi linguaggi di conoscenza, attraverso la corporeità e la memoria storica. Il secondo capitolo si concentra sullo “sguardo maschile” e la rappresentazione del femminile: ripensando modelli iconografici come quello della natura morta e del nudo femminile, opere come quella di Holly Timpener e Marta Lodola ribaltano lo stereotipo del corpo oggettualizzato, proponendo nuove prospettive visive ed emotive.
Il terzo capitolo mette in luce l’impatto della società sessista sulla presenza femminile nello spazio pubblico, con opere che denunciano limitazioni fisiche ed espressive. Il video “Freedom of Speech” di Sarah Maple esplora il conflitto tra il diritto di parola e la sopraffazione corporea. L’ultimo capitolo affronta l’intersezione tra genere e colonialismo: le performance di Abigaïl Sia, evocative e simboliche, raccontano l’esperienza delle donne razzializzate attraverso il linguaggio del corpo, ingaggiando i fruitori sul suolo della città.
Il progetto è realizzato dal Comune di Gradisca d’Isonzo con il contributo del Comune di Trieste, in collaborazione con IoDeposito ETS e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Proprio Gradisca d’Isonzo negli anni si è affermata come un punto di riferimento per l’arte e la cultura contemporanea in Friuli Venezia Giulia.
Una perfomance dal vivo dell’artista Abigaïl Sia costituirà l’evento di apertura della mostra a Casa Maccari. Tidé – Reformation, è il titolo della walking performance prevista sabato 1 febbraio alle 11, in cui l’artista condividerà frammenti di stati d’essere e memorie legati a Tidé: un viaggio tra dolore, resistenza e speranza. Successivamente, il percorso proseguirà nelle strade di Gradisca d’Isonzo, tra le quali l’artista si incamminerà interrogando i racconti collettivi della città e invitando il pubblico a riflettere sull’impatto della violenza razziale e di genere, sul corpo e sulla mente.
Oltre alla mostra, Wasted offre visite guidate e workshop dedicati a educatori e operatori culturali. Tutti gli eventi e le attività sono a ingresso gratuito. Per partecipare ai workshop e alle performance, è necessario prenotarsi inviando una mail a prenotazioni@iodeposito.org.
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