Gorizia rimette a lucido il Museo Comel, caccia a fondi per ampliare i suoi spazi

Gorizia rimette a lucido il Museo Comel, caccia a fondi per ampliare i suoi spazi

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Gorizia rimette a lucido il Museo Comel, caccia a fondi per ampliare i suoi spazi

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 04 Ott 2024
Copertina per Gorizia rimette a lucido il Museo Comel, caccia a fondi per ampliare i suoi spazi

Atteso a giorni l'affidamento dei lavori dal valore di 250mila euro, la struttura non chiuderà durante il cantiere. Si punta ad ampliare spazi e biblioteca dopo il 2025.

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Vuoi l’avvicinarsi di Go!2025, vuoi gli anni che passano e si fanno sentire anche sugli immobili, ma finalmente il Museo di storia naturale Alvise Comel di Gorizia si prepara a un’importante fase di ristrutturazione. Gli interventi, finanziati in toto da un bando regionale con 250mila euro, sono stati presentati questa mattina da una squadra di ben quattro assessori, a dimostrazione della volontà di dedicare più spazio a questo luogo periferico rispetto al resto della città. L’affidamento del cantiere è previsto a giorni.

In programma ci sono interventi di manutenzione straordinaria e restauro, necessari per rispondere alle crescenti esigenze di spazio e conservazione delle collezioni. «L’obiettivo - ha spiegato l’assessore a Go!2025, Patrizia Artico - è promuovere e valorizzare il museo, rendendolo un punto di riferimento turistico e culturale per la città». Tra i reperti custoditi, vi sono collezioni di rocce, fossili, insetti, uccelli e pesci in legno, che testimoniano la biodiversità locale e la storia naturale, in particolare con i reperti emersi sul Collio.

Tra i reperti presenti, alcuni vantano anche 40 milioni di anni. Nella ‘lista della spesa’ ci sono quindi una serie di lavori per manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ampliamento, ristrutturazione edilizia, rinnovo di allestimenti e acquisto di attrezzature relativi a musei di proprietà comunale. Il tutto nell’ex scuola realizzata nel 1959 e affidata all’associazione Alviso Comel nel 2013. Il percorso di ampliamento è già stato avviato, ma la sua realizzazione dipenderà dalla disponibilità di nuovi fondi.

Per ora, si potrà procedere con la sostituzione dei serramenti, la coibentazione del sottotetto e il rifacimento del tetto, come illustrato dalla referente per i lavori pubblici Sarah Filisetti. Dopo il 2025, invece, si ragionerà come poter fornire angoli spazi alle necessità, poiché come ha spiegato il presidente del sodalizio, Giuliano Spangher, «potremmo occupare il doppio dello spazio». Nel corso di questi 11 anni, infatti, sono state tante le donazioni raccolte dai volontari, come i volumi dell’eredità del professore e botanico Livio Poldini.

In tutto, la biblioteca del sodalizio conta oggi 12mila libri. Un altro obiettivo è rendere il museo sempre più accessibile alle scuole e alle famiglie. Per l’assessore all’ambiente, Francesco Del Sordi, il museo di Madonnina è «un vero gioiello culturale e scientifico», rilevando come la sua realizzazione sia stata praticamente a costo zero per l’amministrazione locale. Ad oggi, però, sono ancora pochi i visitatori che ne usufruiscono, mentre sono più scuole d’oltreconfine a portare qui i propri studenti che non quelle italiane.

Nonostante i lavori imminenti, il museo rimarrà aperto, garantendo la possibilità di visite su appuntamento. L'assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti, ha invece preannunciato di voler ridefinire gli accordi con gli altri capoluoghi della regione per intensificare la collaborazione su questo tema. Il museo è aperto al pubblico mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13, mentre martedì e giovedì dalle 10 alle 13 per le scuole. Per ulteriori informazioni o prenotare una visita anche in altre giornate, si può chiamare il numero +39 0481 392269 o scrivere all’indirizzo email associazionenaturalisti.comel@gmail.com.

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