Quel fiume di storie e vite a Piedimonte, il circolo Podgora celebra i suoi 100 anni

Quel fiume di storie e vite a Piedimonte, il circolo Podgora celebra i suoi 100 anni

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Quel fiume di storie e vite a Piedimonte, il circolo Podgora celebra i suoi 100 anni

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 20 Set 2024
Copertina per Quel fiume di storie e vite a Piedimonte, il circolo Podgora celebra i suoi 100 anni

Sabato alle 18.30 l'appuntamento in lingua slovena per ripercorrere la storia del sodalizio e di Gorizia, in progetto un documentario-collage di memorie.

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Molti documenti sono stati cancellati dalla storia, dal fluire del suo lungo corso, tanto simile a quello del fiume Isonzo sul quale Piedimonte – Podgora, in sloveno – sorge. Si celebrerà sabato 21 settembre alle 18:30 (presso la piazza Lojze Bratuž) il centenario del Circolo culturale Podgora simbolicamente intitolato “Fiumi di storie”, in lingua slovena. «Molti documenti non esistono più – racconta Karin Maligoj, membro del direttivo – Il circolo sta cercando di approfondire la nostra storia». Un inizio che si perde indietro negli anni a quel lontano 1924, quando tanti erano i circoli culturali della minoranza slovena, poi chiusi durante la guerra.

«Il circolo, così com’è adesso, è nato nel 1989, quando venne stipulato l’atto costitutivo – precisa - Dopo venne fondato il coro, che è sempre stato presente e che qui in paese ha avuto un’attività importante anche grazie alla chiesa». Un circolo legato essenzialmente alle celebrazioni ecclesiali, tant’è che alcune attività vengono svolte in occasione del 6 ottobre, per la Processione della Madonna. «Organizziamo la festa degli struccoli, ma la cosa che ci preme è unire i compaesani. La festa degli struccoli per noi è una lunga tradizione, abbiamo scelta di farla coincidere con la processione per stare tutti uniti».

Occasione per stare in compagnia divertendosi, perché la festa dei dolci tradizionali preparati a base di noci, uva passa e burro è diventata una sfida. «In realtà abbiamo trasformato la festa in una gara – prosegue – proprio per stare tutti assieme». Un momento più informale e raccolto è invece quello dedicato al Natale e a San Nicolò, quando - complice il gelo e le poche ore di luce - si preparano bevande calde. «A Natale ci raccogliamo in momenti più conviviali, magari preparando un semplice tè, che per quanto possa sembrare banale serve a riunirci assieme». Novità di quest’anno sarà invece un concorso artistico-letterario dedicato ai bambini delle scuole elementari, incentrato sul tema del fiume e della storia.

«Per il centenario terremo un concorso per i bambini delle scuole slovene e italiane. Dobbiamo ancora annunciarlo, ma farà parte degli eventi per il centenario. Ai bambini verrà richiesto di scrivere un racconto o realizzare un disegno, che ruoti intorno al tema “Fiumi di storie”, nome delle attività legate ai cent’anni. Affronteremo storie legate al nostro quartiere e al fiume, perché l’Isonzo è un po’ il simbolo della nostra zona». Programma che prevede una premiazione per i più piccoli, con un laboratorio di attività correlate al mondo del cinema e focalizzate al territorio. «Tutto sarà collegato al tema delle nostre zone», rimarca.

Storie che verranno raccontate durante la celebrazione di domani, anche se alcuni documenti non sono ancora stati rinvenuti. «In paese siamo sempre attivi, chi nel coro chi durante le feste», né mancano le collaborazioni con altri circoli, come quelle in occasione della Domenica del Ringraziamento. «Siamo in pochi, cerchiamo di unirci ad altre attività. Come circolo abbiamo partecipato anche ai Go!Games». Piccoli aneddoti che andranno a comporre il mosaico del circolo, raccontati in maniera informale attraverso una rielaborazione teatrale. «Racconteremo la storia dell’associazione, ma non come la classica celebrazione storica. Abbiamo deciso di trasmetterla con un taglio teatrale».

Otto le anime del direttivo, compsto da giovani che tentano di tramandare le attività nate il secolo scorso. Oltre alla stessa Karin, altri giovani uniscono le loro forze per mantenere viva la tradizione: come Danjel Peteani, Carlotta Nanut, Nika Devetak, Alek Devetak, David Grinovero, Silvan Komic e Mauro Battista. «Dal 2017-2018 in poi, la maggior parte del direttivo si è composta di giovani. Abbiamo cercato di riprendere e portare avanti le attività, che prima erano principalmente corali. Alcuni di noi hanno iniziato a frequentare il circolo proprio nel coro dei bambini. All’inizio eravamo in cinque o sei. Per San Nicolò, che è la festa principale, nell’anno 2022-2023 abbiamo costituito anche il coro dei bambini, che però non è andata avanti. In futuro pensavamo d’invitare cori di altri paesi, magari con San Niccolò che arriva fra i bambini».

L’estate è vissuta invece come pausa per ricaricarsi o preparare gli eventi futuri. «Tanti anni fa la festa degli struccoli si svolgeva a giugno, noi abbiamo scelto di farla a ottobre in occasione della Processione. Quest’anno abbiamo sfruttato l’estate per prepararci al centenario, ma in realtà la nostra attività si concentra fra ottobre e febbraio». Per il grande appuntamento dell’8 febbraio - giornata di festa della cultura slovena e avvio di Go!2025 – l’associazione Podgora sta imbastendo un documentario-collage di memorie.

«Stiamo progettando un piccolo documentario formato dai ricordi dei nostri compaesani più anziani, familiari o conoscenti. Pensavamo di raccogliere testimonianze e storie e farlo uscire in quell’occasione, ma ancora non lo abbiamo annunciato. Ognuno di noi proviene da un percorso di studi diverso, però ciascuno contribuirà a realizzarlo». Il lavoro più corposo sarà affidato a Daniel - laureato in Scienze e tecnologie multimediali presso l’università di Udine - che ha già prodotto filmati per il circolo. Cento anni di storie, molte delle quali devono ancora essere approfondite presso l’Archivio di Stato della città. «Ci sono libri che parlano del 1924, poi lo stesso archivio storico e giornali dell’epoca. Stiamo ancora cercando i documenti, sicuramente li troveremo», conclude con speranza.

Nella foto: Piedimonte/Podgora nel 1917 (Collezione Mischou/Fondazione Carigo)

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