Oltre 95mila euro raccolti alla terza asta dei Grandi vini della Contea

Oltre 95mila euro raccolti alla terza asta dei Grandi vini della Contea

ASTA GRANDI VINI

Oltre 95mila euro raccolti alla terza asta dei Grandi vini della Contea

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 27 Ott 2024
Copertina per Oltre 95mila euro raccolti alla terza asta dei Grandi vini della Contea

I proventi saranno destinati al restauro della Castagnavizza. Tra gli ospiti, l’arciduchessa d’Austria Maria Camilla d’Asburgo-Lorena.

Condividi
Tempo di lettura

«Con oltre 95mila euro raccolti, la terza edizione dell’asta dei “Grandi vini della Contea per la pace” è stata senz’altro un gran successo. Soprattutto se comparata con le precedenti edizioni, che non erano mai andate oltre i 62mila euro». È evidente la soddisfazione dello storico e giornalista Stefano Cosma, autore della ricerca che solo qualche anno fa portò alla scoperta della “Classificazione de’ vini prodotti nelle unite principate contee di Gorizia e Gradisca”. Il documento – risalente al 17 marzo 1787, all’epoca del regno di Maria Teresa d’Austria – è di eccezionale importanza, poiché risulta precedere di quasi 70 anni la Classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux del 1855, a lungo ritenuta la prima al mondo.

Dalla scoperta di Cosma nascono i “Cavalieri della Classificazione dei cru dell’imperatrice-regina Maria Theresa”, di cui sono co-fondatori il nobile vigneron borgognone Charles-Louis de Noüe e il produttore vitivinicolo della Brda Alis Marinič. Il sodalizio organizza dal 2022 un’asta di beneficenza nella cantina del monastero francescano della Castagnavizza, a Nova Gorica, i cui proventi sono destinati proprio al restauro del presbiterio della chiesa del convento.

Il terzo capitolo
All’edizione 2024 – presieduta dal padre superiore del monastero, fra Niko Žvokelj, e dal console onorario di Francia Riccardo Illy – hanno partecipato un centinaio di persone, tra autorità e imprenditori del settore della ristorazione provenienti da tutta Europa. Tra questi, vi erano l’arciduchessa d’Austria, Maria Camilla d’Asburgo-Lorena, e il marito dell’attuale presidente della Slovenia, Aleš Musar. Oltre a loro, presenti anche l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier e, in rappresentanza del comune di Gorizia, l’assessore alle Infrastrutture Sarah Filisetti.

«Viviamo tempi difficili – ha affermato Zannier – in cui parlare di pace diventa sempre più urgente e necessario. Quale occasione migliore di questa, in cui il vino è vero protagonista, non solo in quanto patrimonio straordinario di questo territorio, ma anche perché non si beve mai da soli, costituendo un vero messaggio di comunione e convivialità».

Concetto ripreso da Illy, per il quale l’iniziativa è lodevole per tre ragioni principali: «La prima è quella per cui, con il proprio carattere transfrontaliero, porta con sé un potente messaggio di pace, rivolto sia alla Russia, sia all’attuale conflitto in Medio Oriente. La seconda è l’occasione di promozione del territorio facendo leva sul proprio patrimonio viti-vinicolo. La terza, infine, è per lo scopo di beneficenza dell’asta, essendo destinata a finanziare il restauro di questo splendido monastero». Un monastero che, per Musar, «costituisce di per sé un pezzo d’arte: una ricchezza che non potrebbe essere ricostruita in laboratorio».

L’asta
Condotta dai banditori dell’antica casa d’aste viennese Dorotheum, Camilla Tinnacher e Philipp von Hutten, la vendita ha riguardato 17 barrique da 300 bottiglie di vino ciascuna, con prezzo di partenza fissato a 3mila euro. Caratteristica di questa asta è che sulle bottiglie non compare il nome del produttore, bensì quello del cru – la zona di provenienza – e il nome del luogo in italiano, così come appare sulla Classificazione della contea. Per esempio, il Theodoro – una botte di Merlot prodotta da Villa Russiz e venduta per oltre 10mila euro – non riporterà altra indicazione che «Russ. Infer. II C.».

All’iniziativa benefica hanno partecipato, tra le aziende italiane, Attems, Castello di Spessa, Ritter de Zahony, Rocca Bernarda, Subida di Monte, Villa Russiz e Korsic Wines; tra quelle slovene, Klet Brda, Kmetija Princic, Kristancic, Marjan Simcic, Nebò Winery, Vina Leban, Vina Stekar, Vini de Noüe Marinic e Zarova.

Oltre ai vini è stata battuta all’asta, al prezzo di 10mila euro, anche un’opera d’arte del veneziano Marco Nereo Rotelli. Si tratta di una delle piccole tele da 20x20 realizzate nell’ambito del progetto “Save the poetry”. In quest’opera l’artista definisce la dimensione virtuosa del buon cibo e del vino come cura dell’individuo. Anche quest’anno si è tenuta la cena di gala al castello di Spessa, dove gli chef stellati sloveni Tomaž Kavčič e Uroš Fakuč sono stati affiancati da Raffaele Ros (Scorzè).

Foto Daniele Tibaldi

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram e Whatsapp, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.


Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×