Entra la pioggia dentro l'università in via Alviano a Gorizia, stop alle lezioni

Entra la pioggia dentro l'università in via Alviano a Gorizia, stop alle lezioni

i danni

Entra la pioggia dentro l'università in via Alviano a Gorizia, stop alle lezioni

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 04 Ott 2024
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Scivolando attraverso i pannelli, la pioggia ha impregnato il cartongesso, causandone il collasso e allagando i locali. Lunedì il ritorno degli studenti.

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Le piogge inarrestabili di questi giorni e le autentiche bombe d’acqua stanno creando non pochi danni ad abitazioni e scantinati, allagando anche strutture pubbliche. A farne le spese stavolta è stata la sede universitaria di Trieste in via Alviano a Gorizia – interdetta nella giornata di ieri e in quella odierna (venerdì) - dove a causa dell’infiltrazione di acqua sono crollati alcuni pannelli del controsoffitto. «Abbiamo ripristinato tutto quello che l’acqua ha danneggiato – riporta la delegata del rettore per Area edilizia ed Energia Ilaria Garofolo – La pioggia si è infiltrata in un cavedio, raggiungendo un quadro elettrico».

Lì peraltro, «passa la fibra ottica che alimenta la rete dati dell’ala nuova e di quella vecchia. C’è stato un blackout, e abbiamo dovuto ripristinare l’area». Scivolando attraverso i pannelli la pioggia ha impregnato il cartongesso, causandone il collasso e allagando i locali. «Abbiamo dovuto asciugare i locali invasi dall’acqua – racconta Garofolo – Sono aule dell’ala nuova, dal quinto piano fin giù al piano terra». A bagnarsi sono stati anche i lampadari, prontamente sostituiti o recuperati durante la mattina dai tecnici. «I nostri tecnici delle reti dati sono partiti da Trieste insieme alla squadra di manutenzione, per ripristinare tutto», rimarca.

La parte grossa del lavoro è stata la rimozione dei detriti e dei pannelli danneggiati, per evitare ulteriori cedimenti. «Hanno dovuto togliere il cartongesso che si era imbibito di acqua per impedire che crollasse. Alcuni hanno ceduto perché la mole d’acqua era tanta». All’origine dell’infiltrazione una canalina intasata da foglie e detriti accumulati per il vento. «Si è intasato un canale di scolo, quindi a un certo punto l’acqua è arrivata a livello ed è penetrata. D’altra parte, quando c’è vento le foglie intasano i canali. Poi era tanto che non pioveva, di conseguenza la mole dell’acqua e lo scarso deflusso ha provocato l’infiltrazione».

Una sommatoria di eventi che si sono verificati nel giro di breve tempo, che ha costretto a tenere chiusa l’intera università per motivi precauzionali. «Per precauzione oggi abbiamo interdetto l’ingresso, perché le aule dell’ala nuova, in corrispondenza della colonna, erano inagibili. Abbiamo dovuto asciugare l’acqua infiltrata in maniera copiosa. Poi anche i quadrotti di cartongesso erano imbibiti, per cui, per evitare che crollassero sugli studenti abbiamo dovuto rimuoverli ed asciugare. Poi, nell’ala vecchia non c’erano reti dati, quindi come ateneo abbiamo preferito lavorare in sicurezza. Gli studenti hanno seguito le lezioni da remoto, grazie alla buona dotazione di apparati».

Si svolgerà regolarmente il convegno nel Conference center di Via Alviano da parte dell’Ordine degli avvocati. «È un corso di formazione – specifica – e si terrà regolarmente. Lunedì tornano tutti». Un episodio analogo si era verificato già tre anni prima, come ricorda la delegata, provocando danni simili a causa della grossa mole di acqua caduta in poco tempo. «Adesso interverremo sulla copertura, perché essendo la seconda volta che ci succede è necessario intervenire». Rimossi i quadrotti in cartongesso bagnati o crollati, che verranno sostituiti più avanti, le aule sono ormai agibili.

«È una piccola parte del controsoffitto – aggiunge – in prossimità della parete interessata dall’infiltrazione. Domani sono previsti lavori di sistemazione della sede, che non abbiamo potuto fare prima perché la sede è rimasta chiusa fino al 15 settembre a causa dei lavori di adeguamento commissionati dalla Camera di commercio. Era un lavoro che la Camera di commercio ha svolto in estate, per cui la sede è rimasta chiusa dal 15 luglio al 15 settembre». In previsione ancora la tinteggiatura, che verrà estesa alle aule danneggiate. «Dovendo tinteggiare altre zone ed essendoci state le infiltrazioni, tinteggeremo anche le aule interessate dallo spandimento», conclude.

Il meteo
Per quanto riguarda il resto delle precipitazioni, ieri sulla costa e localmente sulle Prealpi Carniche sono stati registrati i valori più elevati, con 125 mm a Fossalon di Grado. Sul fronte meteo, nelle prossime ore la depressione persisterà sulla regione e favorirà ancora l’afflusso di correnti umide meridionali in quota, ma che andranno però progressivamente attenuandosi, mentre nei bassi strati il minimo depressionario si sposterà verso la Dalmazia. Sono previste piogge intermittenti da moderate ad abbondanti.

Sulla costa e sulle zone orientali nelle prossime ore della mattinata soffierà ancora Bora da sostenuta a forte, specie a Trieste, ma sarà in deciso calo rispetto alla notte scorsa, con raffiche inizialmente ancora intorno a 80/90 chilometri orari, poi nel corso della giornata la Bora dovrebbe calare ulteriormente, rimanendo di intensità moderata nel pomeriggio, con raffiche intorno a 40/50 chilometri orari. Guardando ai fiumi, oggi alle 6.30 Vipacco all’idrometro di Savogna ha raggiunto il valore di 4.72 metrim superando il livello di attenzione posto a 4.30, metre lo scarico della diga di Salcano è pari a 1049 mc/s.

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