IL COMMIATO
Doberdò saluta Igor Juren, Ferfoglia: «Sei stato più di un semplice collaboratore»
Folla per l’estremo saluto all’assessore. La moglie Rossanna, «quanto portato avanti da mio marito cresca». Atteso a giorni il sostituto.
Nella tarda mattinata di oggi, sabato 11 gennaio, la comunità di Doberdò del Lago ha dato il suo estremo saluto a Igor Juren, colpito da un infarto il 30 dicembre scorso mentre si trovava in Croazia per alcuni giorni di riposo assieme a sua moglie l'avvocato Rossanna Gregolet. Juren era assessore al Territorio e ai Lavori Pubblici nella giunta comunale guidata dal sindaco Peter Ferfoglia.
Diretto, attivo, energico e operativo. In tantissimi ne hanno onorato la memoria riempiendo stamane il cimitero di Doberdò dove si è tenuta una cerimonia funebre laica ma intensa e piena di affetto. A Doberdò sono state proclamate due ore di lutto cittadino. Presente il Gonfalone Comunale, il sindaco Ferfoglia, il vicesindaco Lamberto Soranzio e l’assessore Giulia Cernic. Alla cerimonia hanno preso parte anche diversi amministratori delle città vicine, la minoranza consiliare, tanti cittadini, amici, le associazioni culturali e sportive locali e dei comuni limitrofi. A manifestare la sua vicinanza alla famiglia è stato anche il parroco di San Lorenzo e Santo Stefano di Ronchi, monsignor Ignazio Sudoso.
Già consigliere comunale dal 2004 al 2009, Juren aveva maturato una notevole esperienza amministrativa anche in precedenza. Attualmente, del nuovo Consiglio Comunale fa parte anche suo figlio Martin che assieme ai fratelli Filip e Andrej si sono stretti al dolore della madre e moglie Rossanna. «Desidero che quanto portato avanti da mio marito prosegua e cresca – ha dichiarato al nostro giornale – il suo impegno, un lavoro ultra trentennale, ha permesso di realizzare progetti transfrontalieri e un dialogo prezioso con varie realtà. Bisogna continuare a costruire».
A portare avanti i suoi preziosi insegnamenti saranno certamente i suoi figli ma anche quanti hanno lavorato con lui come ha ricordato il primo cittadino Ferfoglia nel suo intervento. «Ti ho nominato assessore con convinzione, perché ti conoscevo già dai tempi delle nostre giovanili avventure speleologiche – sono le parole del sindaco - già allora emergevi con la tua dedizione, la tua bontà d’animo e autenticità. Come assessore sei stato più di un semplice collaboratore. Ci hai donato non solo il tuo prezioso tempo, ma anche una parte di te. La tua dedizione, il tuo instancabile lavoro e il tuo amore per il territorio ci ha ispirato tutti».
Ferfoglia ha poi sottolineato - nella sua elegia - la sua schiettezza, la sua simpatia e i toni decisi che «non nascevano mai da cattive intenzioni, ma da un profondo desiderio di lavorare per il bene della nostra comunità». «La tua presenza è stata percepita ovunque, e chiunque ti abbia conosciuto ti rende omaggio con rispetto e gratitudine. Caro Igor, riposa in pace. Vivrai nei nostri cuori. Grazie per tutto ciò che sei stato e per tutto ciò che ci hai donato. Da dove sei, ispiraci, caro Igor» così in chiusura il primo cittadino.
A sostenere il momento di commiato è stato il canto del coro maschile “Skala” ("Roccia") di Gabria diretto da Aljoša Saksida. I cantori hanno eseguito “Vigred”, “Primavera”, l’inno “Oj Doberdob” in memoria dei caduti sloveni e “Na Poljani”, “Sui Pascoli”.Tra pochi giorni è attesa la nomina del nuovo assessore che raccoglierà l’importante e preziosa eredità di Juren. Per ora, come riferito dal vicesindaco Soranzio a margine della cerimonia funebre, «la rosa di nomi resta riservata».
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